Taranto, Andria e Fasano denotano congiunture astrali ribaltate

foto Fabio Mitidieri
E' la seconda domenica che il Taranto cozza contro congiunture astrali avverse, le quali si accaniscono nei confronti dei rossoblu, rei probabilmente di aver conquistato la vetta dopo tre anni e, certamente, molto in anticipo rispetto ai tempi previsti. Domenica scorsa, in un pomeriggio da lupi, con vento battente che rendeva difficoltoso il gioco, e con acqua battente che riduceva il terreno dello Iacovone simile ad una risaia, con molto fango che si depositava sulle maglie degli atleti e fra i tacchetti degli stessi. 

Nonostante la quasi impraticabilità del campo, il direttore di gara, il reggiano signor Baldelli, riteneva di dover disputare l'incontro: nel corso del secondo tempo, le stesse pessime condizioni rendevano le azioni pericolose, almeno negli interventi, tanto che due espulsioni erano frutto di interventi scomposti (al netto delle probabili proteste di Marsili), determinanti a tarpare le ali ai rossoblu che, diversamente, se la sarebbero giocata fino al 95esimo. La sconfitta, classificata come "incidente di percorso", era stata archiviata e la trasferta di Fasano arrivava come la classica “occasione di riscatto”. 

In effetti, dopo 33 minuti di gioco, prima il goal di Bova realizzato con eccezionale tempismo, poi i successivi scampoli di gioco attestavano una squadra di certo molto rabberciata ma, nel contempo, attenta nel modulo e negli interpreti. Invece una nuova congiuntura astrale negativa, la seconda consecutiva, si manifestava nell'infortunio accorso al direttore di giornata, il signor Ancora della sezione di Roma 1: tra i mugugni e la delusione palpabile di tutti i presenti sugli spalti del Curlo (circa 1700 gli spettatori), la partita è stata sospesa, le squadre sono rientrate negli spogliatoi, con una serie di inevitabili conseguenze. 

Le prime sono di tipo tecniche, perché gli squalificati Manzo e Marsili saranno ancora assenti, domenica prossima nel match casalingo con il Gravina. Forse potranno essere disponibili alcuni attuali infortunati (Pellegrino e Salatino su tutti), ma il recupero del match comporterà anche una serie di problemi organizzativi: la data ipotetica potrebbe essere procrastinata all’avvio del nuovo anno solare; i tifosi subiranno disagi, poiché saranno costretti a ripagare il biglietto ed affrontare una trasferta infrasettimanale. 

Questo atipico black out ha avvantaggiato le nostre dirette concorrenti, Cerignola in primis. Per quel che riguarda il complesso discorso sul campionato, questo rinvio “falsa” l'andamento della graduatoria: se vogliamo dirla tutta, anche il match di domenica scorsa è stato disputato in condizioni particolari e critiche, ma l’esibizione si è svolta secondo il regolamento. Insomma, in questa triste domenica di inizio novembre, che celebra un evento importante come l'Armistizio del 1918, epilogo per l'Italia della Grande Guerra, alcuni risultati (le cadute di Bitonto ed Altamura) hanno alleviato l'amarezza di essere scivolati al quarto posto, seppur con una gara in meno. 

Adesso, al netto delle avversità subite in queste due settimane, ci dovrà essere una metaforica "chiamata alle armi": l’invito a tutta la tifoseria ionica ad assiepare in massa gli spalti dello Iacovone domenica prossima, al fine di spingere la nostra coraggiosa squadra a superare il Gravina, un team tosto in trasferta, in quanto ha collezionato tre pareggi ed una sola sconfitta al di fuori delle mura amiche. 

Fabrizio Di Leo