Taranto, Ciro Favetta attaccante in stile "panzer"

Domenica scorsa, Ciro Favetta, attaccante stile "panzer", sornione nei suoi movimenti in fase offensiva, abile nel fare a "sportellate" con i difensori avversari di turno, a seguito di un preciso e magistrale cross di Oggiano, incornava di testa e la palla si infilava sulla sinistra, molto angolata, sorprendendo il portiere gravinese Loliva. 

Era l'1 a 0, ma soprattutto il ritorno al goal per lo scugnizzo di Ponticelli dopo un mese di astinenza, ovvero dal raddoppio realizzato, in casa, contro il malcapitato Nola, lo scorso 14 ottobre. Il suo goal ha portato il boato dello Iacovone e, per lo stesso attaccante ionico, anche la standing ovation al momento della sua sostituzione con Ancora, nei minuti finali del match. Favetta è divenuto uno dei beniamini del popolo rossoblu, da quando la scorsa stagione, come avversario, il 17 settembre 2017, con la Sarnese, dopo un primo tempo di grande movimento, ma alquanto sprecone, nel secondo sfoderò una magistrale prestazione coincisa con l'immediato goal che consentiva il sorpasso dei salernitani sulla formazione tarantina allora allenata da Cozza. 

Nel computo del 2-3 finale a favore degli ospiti, Favetta si mostrò abile al 95' a procurarsi un calcio di rigore, da lui stesso trasformato (espulso per fallo da ultimo uomo il suo marcatore), il quale suggellò la seconda sconfitta stagionale, la prima interna per la compagine ionica. Proprio in quella occasione, scattò la scintilla dell'innamoramento del Taranto per questo atleta giovane (aveva 23 anni) ma sconosciuto ai più, ma non in Campania dove oltre esserci nato, aveva calcato, quasi fosse girovago, alcuni campi prestigiosi come quelli di Castellamare di Stabia, Caserta, Frattamaggiore, Sorrento e Sarno, collezionando anche apparizioni in Puglia, in quel di San Severo: denominatori comuni in tutte le esperienze, la prolificità e la rapacità sotto porta. 

Quando l'allora presidenza Zelatore - Bongiovanni lo vide in quella infausta domenica per i colori rossoblu, la prima mossa effettuata il lunedì successivo fu il mandato al direttore sportivo, Luigi Volume, di portare assolutamente a Taranto il ragazzo. L'opera di tessitore del direttore, durante il mercato di riparazione sotto la nuova gestione di Giove, fu completata proprio con l'arrivo in casacca ionica del buon Ciro. Accolto dalla tifoseria con la speranza che risolvesse i problemi offensivi, ma anche con un pizzico di scetticismo per la sua giovane età e per non aver calcato mai in pianta stabile stadi e piazze come quella tarantina, Favetta si fece apprezzare subito in occasione della impegnativa trasferta di Aversa, quando una sua doppietta stese i locali. 

Da quella domenica, iniziò la grande rincorsa ionica alle posizioni di vertice, comunque alla zona play off. Nei turni successivi ebbe qualunque pausa, in quanto utilizzato a singhiozzo da Cazzarò, ma al momento della chiamata rispondeva sempre presente. Dopo la doppietta ad Aversa, arrivarono i goal con il Cerignola (quello del momentaneo pareggio), la doppietta contro la sua ex squadra, il San Severo, il goal del 2 a 0 sullo Sporting Molfetta, la rete del 3 a 1 sul campo di Gragnano, il goal del 2 a 1 sul Manfredonia, per un totale di 7 marcature in cinque mesi di campionato. 

La scorsa estate, dopo un tira e molla scaturito da sirene provenienti dalle serie superiori, contrastanti con la sua intenzione di proseguire l'avventura a Taranto, Favetta ha sottoscritto il nuovo contratto e già dalla prima giornata, da rapace d'area, ha ripreso la vena realizzativa siglando, con il goal di domenica scorsa, ben quattro reti, risultando l'uomo della provvidenza, assieme a D'Agostino (altro idolo della tifoseria), nel quale sono riposte le ambizioni di gloria finale, nel prossimo maggio. La tifoseria ionica auspica che, in occasione del turno infrasettimanale ad Altamura, le possibilità di espugnare il campo murgiano passino anche attraverso i suoi piedi e le sue intuizioni. 

La dirigenza del club barese ha esonerato il tecnico De Luca domenica sera, dopo la sconfitta inflitta dal Bitonto: un segnale per dare una scossa ad un ambiente che ha palesato difficoltà. Ad Altamura ci sarà un manipolo di tifosi (forse non tanto numerosi, visto la giornata lavorativa), ma sicuramente il buon Ciro potrà accendere la torcida rossoblu presente sugli spalti, magari con qualche rete delle sue, in maniera tale da aiutare la squadra a centrare un nuovo, ulteriore ed auspicabile successo con tre punti di platino, importanti per la graduatoria. 

Fabrizio Di Leo