Taranto, nessuno parla. Le squalifiche di Marsili e Manzo si sconteranno contro il Gravina

foto Fabio Mitidieri
Incredulità e rabbia subito dopo la sospensione del match tra Fasano e Taranto. A seguito della decisione ufficiale da parte dell'arbitro di non riprendere la partita per infortunio, nessun tesserato della società ionica ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito a quanto accaduto. Una decisione che finisce per danneggiare i 300 tifosi giunti da Taranto per assistere alla partita, oltre ai restanti spettatori di Fasano che avevano manifestato fratellanza nei confronti dei supporter ionici con uno striscione particolarmente eloquente. 

Una serie di vicissitudine non favorevoli al Taranto che alimentano più di qualche dubbio, oltre a fungere da danno economico alla stessa società ionica, che ha sostenuto delle spese di trasferta, che certamente nessuno ripagherà. Dal clima ostile di Torre Annunziata, alla gara dello Iacovone contro la Fidelis Andria giocata sotto una pioggia dirompente che si è disputata nonostante le condizioni climatiche avrebbero dovuto indurre il direttore di gara a sospendere l'incontro, si sono notati diversi fattori che inducono a pensare come il Taranto non sia rispettato a dovere da tutto il "sistema" Serie D, che dovrebbe garantire un comportamento più equilibrato ed imparziale. 

Le decisioni arbitrali dubbie contro la Fidelis Andria, finiscono per fare il paio con la sospensione del match di Fasano che con un po' di buona volontà doveva essere portato a termine. Una sospensione che finisce per danneggiare solo il Taranto visto il risultato di vantaggio e vista la prestazione ottimale dei ragazzi di Panarelli sino a quel momento. Oltre quindi all'impreparazione arbitrale palpabilmente visibile nelle partite ad oggi disputate, si aggiunge quindi anche la scarsa preparazione atletica dei direttori di gara, oltre ad un neo giuridico nel regolamento, che non consente di portare avanti una partita in caso di infortunio dell'arbitro designato a dirigere l'incontro.

Di tutto questo, al momento, sembra giovarne il Cerignola, che rosicchia punti, approfittando delle prove flebili dei propri avversari, vedi il Savoia, che invece col Taranto hanno disputato la partita della vita. Si spera che per la regolarità del campionato, anche la Fidelis Andria si comporti con la dovuta professionalità manifestata allo Iacovone contro la squadra di Bitetto, certamente forte, ma che obbiettivamente al momento sembra avvantaggiata dai fattori circostanti, che ribadiamo, ad oggi danneggiano solo il Taranto. 

Senza contare che Marsili e Manzo, calciatori importantissimi nello scacchiere ionico, dovranno scontare le proprie squalifiche contro il Gravina e quindi restare fermi ancora una settimana (Marsili due per l'esattezza), cosa che potrebbe influire sullo stato di forma dei calciatori e della squadra tutta. Per quanto riguarda il recupero della partita, per i turni infrasettimanali già programmati e per la sosta natalizia, tutto è rimandato alle prime settimane del 2019. Ora il Taranto deve sbattere i pugni e farsi rispettare negli ambienti che contano. Appare evidente che questa categoria non sia consona al blasone del Taranto.

Maurizio Mazzarella