Taranto, Croce inchioda il Pomigliano. Ora bisogna crederci...

foto Franco Capriglione
La trasferta campana, sul noto campo neutro di Mugnano, per Panarelli era l'occasione per effettuare un turn over necessario in vista della terza gara in sette gironi. Per questo in panchina il tecnico tarantino portava Salatino, Marsili e Ferrara, mentre in mattinata, per problemi fisici doveva fare a meno di Favetta colpito da gastroenterite. Nello schieramento iniziale c'erano Guadagno, Carullo, Massimo ed Oggiano. Subito il Taranto stazionava nella metà campo dei granata e dopo un primo velleitario tiro di Calone verso la porta ionica e una successiva azione di Romanazzo, respinto dal sicuro Antonino, i rossoblu iniziavano un tambureggiante pressing nei confronti dei locali, allenati da Casu, che si concretizzava in quattro occasioni pericolose, ovvero al 14' con un colpo di testa di Guadagno, su cross di D'Agostino, con il portiere Sorrentino che abilmente respingeva, quindi in successione al 31' Oggiano sfoderava una conclusione velenosa che vedeva Sorrentino a salvarsi in angolo. 

Quindi al 36' Croce smistava a Massimo e sulla conclusione, la saracinesca Sorrentino si rifugiava in angolo. Al 41' Oggiano, indomito nella prima frazione, esplodeva il destro e Sorrentino, compiendo una mezza prodezza, respingeva. Terminava così il primo tempo con 10 calci d'angoli battuti dai rossoblu e Sorrentino provvidenziale in almeno quattro circostanze. Nella ripresa, stesso copione, con il Taranto proteso in avanti, tanto che Panarelli, operava due sostituzioni nel primo quarto d'ora, facendo entrare in campo, Di Senso e Salatino, al posto di Manzo e Carullo, e dopo l'occasione di D'Agostino, sul cui diagonale c'era la superlativa risposta di Sorrentino, si aveva l'episodio clou del match, ovvero la espulsione di Girardi per doppia ammonizione, la seconda ottenuta ingenuamente per un'entrata in campo non autorizzata, dopo l'uscita dello stesso per intervento medico (la prima era stata ricevuta, nel primo tempo, per proteste). 

Attimi di nervosismo in panchina e ne faceva le spese il dirigente del Pomigliano, La Rocca, poi sarabanda tarantina, con D'Agostino che tirava, dopo un cross di Pelliccia , e il solito Sorrentino, ribatteva con i piedi una palla che sembrava ormai in fondo alla rete. Al 67' ancora su traversone di Pelliccia, Oggiano colpiva di testa e Sorrentino parava a terra. Al 69' Croce, unica punta nello schema di Panarelli, su cross dalla destra, si avvitava in area, ma Sorrentino non si faceva superare neanche in questa occasione. Al 79', arrivava il goal del Taranto. Cross di Oggiano dalla destra, Massimo non agganciava sotto porta, ma Croce ci arrivava e con il tap in , sul secondo palo, anticipava Sorrentino e metteva in rete. Gioia del bomber, ex Gravina e Monopoli, da condividere con i circa i 150 supporters giunti da Taranto, che con il boato ammutoliva i pochi sostenitori locali del Pomigliano. 

A questo punto Panarelli, si cautelava (dopo la sostituzione effettuata con Bonavolontà al posto di Guadagno, alcuni minuti prima del goal) sostituendo Oggiano con Marsili e adottando una tattica tale da impedire ai locali, in inferiorità numerica, di avvicinarsi all'area, finalizzata a portare a termine una vittoria importante ai fini della graduatoria. In una giornata in cui il pacchetto difensivo per la terza volta consecutiva ha mantenuto la inviolabilità della porta difesa da Antonino, evento mai riscontrato nel girone d'andata, il migliore in assoluto è stato senz'altro Croce che, chiamato a sostituire Favetta, all'ultimo minuto, da titolare ha fatto reparto da solo, mettendo scompiglio nell'area del Pomigliano e dopo aver provato una conclusione spettacolare in girata è stato abile a farsi trovare pronto nel tap vincente a 10 minuti dalla conclusione del match. 

Nel dopo Picerno la sua prestazione (per una chiara occasione da goal non sfruttata, più per sfortuna che imprecisione), aveva fatto storcere il muso a quella parte di tifoseria critica nei confronti degli atleti rossoblu, sostenuta da una certa opinione pubblica sempre molto esigente anche nelle occasioni in cui la squadra ha dimostrato una superiorità netta nel gioco, ma chiaramente poco precisa o fortunata nelle occasioni da goal create, anche perché gli attaccanti tarantini hanno affrontato portieri in giornata di grazia. Oggi Croce non ha avuto particolari problemi a sostituire Favetta, in quanto bomber di esperienza , qualità, serietà, altruista, quanto basta ad essere decisivo, anche in prospettiva del match di domenica prossima, quando allo Iacovone giungerà quel Sorrento che ci ricorda la prematura eliminazione in Coppa Italia, sempre suol green dell'impianto tarantino, ferita che ha avuto bisogno di qualche settimana per essere rimarginata. 

La vittoria al Vallefuoco di Mugnano, era, comunque, accompagnata dalle notizie positive che giungevano da Picerno (con i locali vittoriosi per 4 a 1 sul Cerignola), la sconfitta del Bitonto (per 2 a 0), a Sorrento, la batosta dell'Andria a Gravina (1 a 4 senza giustificazioni di sorta) e il Nardò, costretto a rincorrere, in casa, il Fasano e pareggiare, nel finale. Il solo Altamura era vincente, in casa, su una Sarnese colabrodo in trasferta (7 goal subiti nelle ultime due trasferte consecutive) e rimaneva in scia del gruppo di testa, inseguitore delle prime della classe. 

Ora testa a domenica prossima, ultima di andata, nella speranza di recuperare qualche atleta, fermo in questa match in terra campana, con la convinzione che il team jonico ancora una volta ha mostrato la sua compattezza in campo, quanto nello spogliatoio, come confermato nel post gara proprio dal match winner Croce, poi sicuramente nel mese di gennaio, alla riapertura del mercato di riparazione dei professionisti, la società se riterrà di intervenire, sicuramente non si tirerà indietro, in considerazione degli obbiettivi pre fissati ad inizio stagione. 

Fabrizio Di Leo