Taranto, calciomercato e dinamismo accelerato della società!

La prima domenica del 2019 è trascorsa per il Taranto calcio all'insegna delle notizie provenienti dai campi dove erano impegnate le concorrenti alla corsa al primato, ovvero Picerno e Cerignola. Il riposo forzato per l'impraticabilità dello stadio Città degli Ulivi, a causa della abbondante nevicata caduta sulla città di Bitonto nella  giornata di venerdì, non ha impedito ai vertici societari, l'attivismo ormai riconosciuto e certificato dal'impegno nel calcio mercato di riparazione in corso di svolgimento.

Nella giornata di sabato, il Presidente Giove ha proceduto a definire i dettagli che porteranno sulla riva dello Ionio, gli ultimi due tasselli a completamento del rosa rossoblu. Tin Vukmanic dalla Virtus Francavilla, esterno under ingaggiato per sostituire Squerzanti (accasatosi all'Albalonga in serie D - girone G) e Jacopo De Foglio dalla Salernitana (ma ex Agropoli, nell'Eccellenza campana , Girone B), terzino alternativa di Ferrara, hanno concluso in meno di una settimana il mercato di gennaio che già aveva visto l'arrivo della punta Roberti, proveniente dalla Viterbese, attaccante con trascorsi in serie D, abbastanza interessanti nei numeri espressi nelle passate stagioni. 

Nel fine settimana era anche rimbalzata una notizia che aveva acceso l'interesse, e qualche entusiasmo,  nella tifoseria ionica. Il Potenza del patron Caiata, prossimo all'ingaggio del bomber Patierno , dal Bitonto (vecchio obbiettivo anche del Taranto), in procinto di trasferirsi nel capoluogo lucano, di fatto dava il via libera alla cessione di Genchi, beniamino per un paio di stagioni dei tifosi tarantini, tanto che gli addetti dei lavori indicavano proprio come Taranto la sede definitiva per l'ultima parte della stagione corrente. Dal calcio mercato il Taranto appare decisamente rinforzato in ogni reparto, tanto che gli arrivi sono stati, riepilogando, i portieri Antonino (dal Pro Piacenza serie C girone  A) e West Astuti (dal Cesena  serie D - girone F); i difensori Di Bari (dal Bitonto serie D - girone H),  Menna (dall'Avezzano serie D - girone F) e De Foglio (dalla Salernitana, via Agropoli - Eccellenza campana - girone B);  i centrocampisti Vittorio Esposito (dal Cerignola - serie D girone H) e Vukmanic ( dalla Virtus Francavilla serie C  girone C);  i due attaccanti Roberti (Viterbese serie C - girone C) e Croce proveniente dal Gravina.

A  precisa domanda posta dal nostro redattore Lenti, nell'intervista al Direttore Montella circa l'interessamento del Taranto per Genchi è arrivata la secca smentita dell'altro dirigente rossoblu che ha dichiarato come il Taranto non lo abbia mai cercato in quanto il club era alla ricerca di profili più giovani (Roberti, classe 1993) e comunque nella costruzione della rosa l'occhio è stato posto anche al futuro e per una categoria superiore. Sempre nella stessa intervista, a proposito di ulteriori arrivi oltre a Vukmanic e De Foglio, il Direttore Generale del Taranto, ha dichiarato che il mercato è praticamente chiuso, in quanto il mercato ha offerto a Panarelli i cambi che servivano, ovvero che ogni calciatore avesse la propria alternativa. 

Il dinamismo societario, in quest'ultimo periodo, non si è concluso con il mercato di riparazione, ma bensì con il lancio dell'iniziativa dell'abbonamento riguardante le gare che i rossoblu disputeranno alla Iacovone a cominciare dal prossimo 13 gennaio, pacchetto che comprenderà 7 gare, sulle (una sarà la classica giornata pro Taranto), con costi che non danneggeranno gli abbonati sottoscrittori l'estate scorsa, ma che porterà, almeno nelle speranze dei vertici, ulteriori tifosi allo stadio per spingere la squadra a superare gli avversari che si esibiranno sul green dell'impianto del rione Salinella.

Smentite le voci, infondate, di un possibile interessamento di alcune cordate a rilevare il club rossoblu, peraltro per la precisa volontà di Giove di portare il Taranto nel calcio professionistico, a partire dalla serie C, traguardo da raggiungere al termine della corrente annata sportiva. E, a tal proposito, lo stesso Direttore ha smentito che il Taranto potesse far partire ulteriori atleti oltre quelli già ceduti tra fine novembre e dicembre (ricordiamo il portiere Cavalli, i difensori Infusino, D'Alterio, Araldo, Albanese, Russo e Giannotta; i centrocampisti Gori ed Ancora e gli attaccanti Diakitè e Squerzanti), in quanto tutti sono incedibili ed in effetti nessuno dei cosiddetti pezzi da 90, ha lasciato Taranto.

Ulteriore precisazione sui casi Ancora, (...  mi dispiace quando ci lascia così, poiché nella vita ci si rincontra sempre, ma per me è un caso chiuso.) e Galeone (....la società ha ritenuto opportuno fare un avvicendamento e di seguito valuteremo un nuovo profilo. Quando la Società ha dato delle direttive, queste andavano rispettate: noi abbiamo una scala gerarchica  a capo della quale ci sono il Presidente ed il Direttore Generale che determinano delle scelte e delle linee guida. Queste devono essere seguite da tutti.)

Inoltre, a precisa domanda, secca smentita che le polemiche sul settore giovanile possano aver influenzato la prima squadra. Lo stesso direttore ha ribadito che questo per il settore giovanile era l'anno zero, comunque eventuali errori commessi  non saranno ripetuti e ha rimarcato l'impegno verso il settore giovanile, anche con la creazione di una struttura con il centro sportivo dove tutti i ragazzi potranno allenarsi e disputare le partite, ovviamente non tralasciando l'adeguamento del campo B dello Iacovone.  Sempre in tema di precisazioni, in riferimento al tabellone luminoso, Montella , ha fatto presente che per ben 21 giorni è mancata la guida al Comune (ndr dimissioni del Sindaco Melucci, poi ritirate) e adesso l'amministrazione si sta impegnando al fine di riportare al più presto allo Iacovone un nuovo tabellone.

Infine alla  domanda specifica, mai passata di moda, sull'eventuale scetticismo di alcuni tifosi che criticano in modo distruttivo la Società, la risposta del Direttore Generale è stata la seguente: " Il criticare in modo costruttivo è sempre un invito a fare meglio, quando si critica in modo distruttivo bisogna non ascoltare ed andare avanti. Siamo contenti dei nostri risultati, infatti quando siamo subentrati c'erano 350 persone allo stadio, mentre oggi ce ne sono 4000, si parla di calcio giocato e di una squadra che gioca bene e fa entusiasmare i tifosi."

E non si potevano chiudere in maniera più chiare queste riflessioni sul dinamismo della società  che, con il suo operato,  cerca di andare avanti alla ricerca del raggiungimento del massimo obbiettivo, coniugando l'aspetto sportivo e quello prettamente manageriale, all'unico scopo di garantire lo spettacolo atteso dai tifosi ionici la domenica con l'auspicio di vedere un calcio che possa soddisfare i palati fini della platea ionica, abituata  in passato a confrontarsi con realtà storiche in stadi, alcuni dei quali veri e propri monumenti, teatri di epiche sfide.  

Fabrizio Di Leo