Taranto, il caso Vukmanic e la grande preparazione della società

Nel calcio sono pochi i momenti importanti, ovvero: i ritiri estivi di preparazione ed il calcio mercato, vissuto nelle sue quattro fasi ovvero quello estivo, a dicembre, per i dilettanti, a gennaio per le società professionistiche ed infine, quello aperto tutta la stagione, riguardante gli svincolati.

Il Taranto, ad inizio estate, costruì una rosa su indicazione di mister Cazzarò e partì per Camigliatello Silano. Le prime sgambate con alcune realtà del posto e di serie superiori, ad inizio agosto, nonché il successivo inizio della stagione ufficiale con l'imprevista   staffetta Cazzarò - Panarelli, portarono il Taranto a disputare il girone di andata tale da arrivare terzo in graduatoria, alle spalle della lepre Picerno e della immediata inseguitrice Cerignola. Dopo l'ingaggio di Antonino, Di Bari , Croce e Menna,  il club rossoblu in sequenza ha acquisito le prestazioni di Vittorio Esposito, West Astuti e, dopo il match casalingo contro il Sorrento, Fabrizio Roberti  che anticipava, gli ultimi botti di mercato rispondenti alle identità di Tin Vukmanic e Jacopo De Foglio, due under validi per  completare la rosa ionica.  

I primi giorni di gennaio, alla apertura del calcio mercato di riparazione dei professionisti, i club Virtus Francavilla e Taranto calcio  si sono accordati per il passaggio del croato Vukmanic che, negli schemi di  Panarelli,  avrebbe rappresentato una ottima alternativa all'altro under esterno alto, Salatino. Nella giornata di lunedì 7 gennaio, quando il club tarantino era certo dell'ingaggio di Vukmanic e della firma da apporre sul relativo contratto, la dottoressa Maria Grazia Sigrisi, attenta, scrupolosa ed esperta delle carte federali, quale segretaria del club rossoblu, accertava, dalla documentazione prodotta dal club degli Imperiali, l'impossibilità del tesseramento del giovane atleta perchè lo stesso non era nello status della formazione, quindi dilettante, ma aveva sottoscritto il contratto che lo legava alla Virtus come professionista e quindi poteva essere trasferito esclusivamente nella finestra dicembrina, fermo restando l'attesa canonica dei giorni (almeno 30) se fosse stato impiegato in gare del campionato di serie C.

Il caso del mancato arrivo di Vukmanic ha ovviamente avviato il solito chiacchiericcio sul tempo perso per un atleta che non poteva essere tesserato, ma sono arrivate le puntuali precisazioni della Società, nelle parole del Direttore Generale Montella che, in una trasmissione sportiva,  ha chiaramente espresso le motivazioni.

Lo stop per l'ingaggio di Vukmanic ha invece, se ce ne fosse stato bisogno, evidenziato  la grande valenza della segreteria rossoblu, retta dalla dottoressa Sigrisi, grazie alle sua abilità nella gestione organizzativa del club e, soprattutto,  alla conoscenza delle carte federali, arte equivalente ad un equilibrista di massimo livello, ha con la sua competenza evitato che il Taranto incorresse in problemi di natura disciplinare, non tanto per eventuali gare perse a tavolino, ma di ulteriori penalizzazioni che si sarebbero dovute scontare nella stagione corrente, a scapito della classifica attuale, evento equivalente ad un dramma,  tipico della tradizione greca.

In una trattativa relativa alla cessione di un calciatore, come  in qualsiasi altra trattativa commerciale, il venditore deve porre attenzione affinché l'atleta possa essere trasferito senza che vi siano vincoli tali da impedirne il passaggio. L'acquirente, in questo caso il Taranto calcio, atteso che non ci fossero ulteriori impedimenti, per una scrupolosa attenzione consolidata, tramite la sua segreteria, ha accertato la natura della difficoltà o meglio  l'impossibilità di non poter eventualmente far sottoscrivere l'accordo economico con il calciatore ex Virtus Francavilla. La Società comunque non ne ha fatto un dramma se la trattativa, ormai conclusa anche nei minimi dettagli, fosse conclusa, perché, vigile in ottica mercato, in caso di alternative della stessa qualità, ma al momento, come riferito dal Direttore Generale Montella, potrebbe farne a meno di questa possibilità, considerando come l'attuale rosa si stata adeguatamente rinforzata e , senza giri di parole, abbastanza competitiva per ingaggiare, in questo girone di ritorno, il duello col Picerno e Cerignola,  per l'ambito salto alla serie superiore.

Sempre con un occhio sul mercato, lo stesso Direttore Generale ha chiarito che per l'ingaggio di De Foglio, under di proprietà della Salernitana, mister Panarelli si è preso qualche giorno di tempo per valutare attentamente il parco under, mai come quest'anno di elevata qualità, in modo da ricercare dei ritocchi mirati ad elevare il tasso tecnico della rosa, ma soprattutto per aver adeguate alternative ai moduli di gioco utilizzati e che finora gli hanno dato delle certezze basilari.

L'attenzione massima di tutto l'ambiente ora è rivolta alla gara di domenica prossima, 13 gennaio, quando allo Iacovone giungerà una Sarnese, in lotta per la permanenza in serie D, formazione giovane, che, stante le parole del suo tecnico, Pompilio Cusano, cercherà senza fare barricate di poter ottenere il massimo, in modo da mettere, come dicono i toscani, fieno in cascina, pur nella consapevolezza che la trasferta, per i salernitani, rappresenterà un impegno difficile, ma, come ribadito dal mister della formazione granata, sarà giocato nella consapevolezza di chi non ha nulla da perdere.

In questa occasione, come d'altronde nelle precedenti, la tifoseria dovrà essere brava a supportare la squadra rossoblu, soprattutto gli  ultimi arrivati (Vittorio Esposito e Fabrizio Roberti), che potranno essere le ulteriori frecce della faretra rossoblu per infiammare il tempio del calcio ionico.

Fabrizio Di Leo