Fidelis Andria, il comportamento "sui generis" nei confronti dei tarantini

Andria - Taranto, finalmente alle 16.30 di oggi è terminata.

E' stata una lunga vigilia, quella impostata dal club ospitante, che era iniziata lo scorso 5 febbraio, con l'apertura, molto anticipata,  della prevendita per un incontro vietato, l'ennesimo, ai supporters ionici.

Schermaglie varie, a seguito della arcinota sentenza, con divieti sulla possibilità di intervistare i tesserati di casa Fidelis, adducendo delle motivazioni risibili ed improbabili. Poi, una volta ribaltato il giudizio di 1° grado, o meglio inasprito nelle sanzioni, ma dalle porte chiuse e al campo neutro si è tornati all'originario incontro aperto solo alla tifoseria locale per una normativa di cui nessuno era a conoscenza, quindi da lunedì si è innestata la polemica sugli accrediti da rilasciare rigorosamente agli addetti ai lavori dell'informazione, ma facendo distinzioni chiaramente, in qualche caso,  incomprensibili.

La trasferta programmata dal Taranto, ovviamente con queste premesse, era iniziata con un pullman anonimo, non  quello classico griffato, per evitare spiacevoli incontri indesiderati, a rischio di incolumità dei componenti la comitiva rossoblu.

Lo stesso entourage veniva posizionato nella tribuna laterale, opposta a quella adiacente alla curva degli ultras bianco azzurri, per ovvie ragioni di sicurezza.

A Taranto, notoriamente i vertici delle società ospiti sono accolti nella tribuna centralissima, dove siedono spesso con i vertici rossoblu e nell'intervallo, tra i tempi, invitati nella buvette della  pancia della stessa tribuna. Addirittura , domenica alcuni fotografi accreditati per dei siti sportivi provenienti dalla Città Bimare hanno ricevuto il diniego ad assolvere il loro lavoro,  per motivazioni che sono sembrate dei cavilli dettati  per ostruzionismo.

Ora, la domanda ricorrente dell'opinione pubblica rimane una sola: Per quale motivo, ad Andria, ci  si imbatte in un comportamento che definiremmo "sui generis"? Uno di motivi potrebbe essere il rifiuto del club rossoblu a concedere lo spostamento di orario per l'inizio dell'incontro, dalle canoniche ore 14,30 alle 18,00, in prima battuta ed alle 16,00 in definitiva, rifiuto motivato sostanzialmente perché  non si vogliono concedere dei vantaggi alla  dirette antagoniste, Picerno e Cerignola, che spesso fanno slittare, in tandem,  gli orari dei loro incontri,  dopo aver saputo quello ufficiale del Taranto.

In secondo luogo, alla motivazione di far accorrere più pubblico e quindi realizzare un incasso maggiore, il divieto di trasferta ha fatto scemare questa ulteriore possibilità, considerando che il SOLD OUT, l'avrebbe dovuto effettuare la tifoseria locale.

La motivazione di questo comportamento non può essere giustificato da questi due aspetti, che appaiono labili, considerando che il Presidente della Fidelis, da quest'anno è Aldo Roselli, ex Direttore Generale del Taranto edizione 2016 - 2017, l'ultimo che ha disputato la Lega Pro (attuale serie C), con alla Presidenza la coppia Zelatore - Bongiovanni.

Noi lo ricordiamo come una persona squisita e un signore d'altri tempi, ma la sua figura ai vertici del club andriese gli impone una diversa posizione, dovuta alla notoria rivalità, sentita più che altro nella città capoluogo della BAT, sia per le sfide disputate in passato in serie B, che per la recente innescatasi nella stagione  2014 - 2015  quando nel testa a testa tra Taranto ed Andria, la formazione di Favarin , vinse all'andata per con goal di Matera, in un campo dove erano, anche allora,  assenti i tifosi ionici e, al ritorno gli ospiti, convinti di staccare una fetta consistente di promozione, uscirono battuti e costretti dai rossoblu ad ingoiare il  4 a 1  (reti per gli ionici di Genchi su rigore, Ciarcià, Gabrielloni e Porcino, con l'intermezzo, dopo il 3 a 0, del goal ospite di Moscelli),  per arrivare fino all'ultima giornata con l'incertezza tra i due club.

Anche nell'ultimo anno di Lega Pro, all'andata il Taranto superò la Fidelis per 2 a 0, con reti di Bollino e Viola su rigore, mentre al ritorno una brutta sconfitta per 2 a 1, confermò il trend negativo in trasferta, sul campo federiciano,  del Taranto, allora allenato da Ciullo. 

Quindi la atavica rivalità tra i due club, si è rinnovata anche in questa occasione, ma  anche il comportamento degli atleti di mister Potenza , al termine dell'incontro, con l'accerchiamento dell'arbitro Zucchetti, abile a sventolare, in tale evenienza, alcuni gialli verso i più esagitati, dimostra l'imbarbarimento di questa serie D, campionato che non appartiene sicuramente al Taranto che lo frequenta per la sesta volta, negli ultimi sette anni, per cause note a tutti e che è inutile rimarcare.

Adesso, nonostante i quattro punti di gap con il Picerno e la compagnia del Cerignola, la nostra forza deve essere di riprendere il feeling con la vittoria, perché con dieci battaglie ancora da disputare sarebbe un sacrilegio non infilarsi in questa lotta e cercare di tagliare il traguardo, da primi,  il prossimo 5 maggio.

Fabrizio Di Leo