D'Agostino, "Recuperare il distacco è assolutamente possibile"

Stefano D'Agostino, fantasista genovese classe '92, è senza dubbio uno dei calciatori più amati dalla tifoseria rossoblu, ma anche uno dei più temuti dalle difese avversarie. Fino a questo momento, con la sua maglia numero cinque, è riuscito a siglare ben quindici gol stagionali che gli consentono di stazionare nella seconda posizione della classifica marcatori.

Quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato a Gravina?

E' vero che eravamo e siamo ancora nella condizione di non dover mai perdere, ma penso che la sconfitta non sia arrivata per delle nostre gravi lacune. Dopo una cavalcata del genere è un fattore fisiologico, in altri campionati avrei messo la firma se mi avessero detto che avremmo rimediato una sola sconfitta in quindici match. E' senza dubbio un passo falso doloroso, arrivato in un momento che non ci aspettavamo, ma ormai è acqua passata ed andremo avanti senza pensarci.

Nello spogliatoio, quindi, il morale non si è abbassato?

Assolutamente no e per come la penso io è la normalità. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario che purtroppo per ora non basta, ma dobbiamo pensare al nostro girone di ritorno incredibile condito da dodici vittorie, due pareggi ed una sconfitta. Il Picerno non perde colpi ed è imbattuto da venti partite ma questo non può scoraggiarci perchè non stiamo assolutamente facendo male. Mancano otto partite in cui dovremo fare ancora meglio e recuperare il distacco è assolutamente possibile.

Cosa pensi del continuo scetticismo di una parte della tifoseria che dopo questa battuta d'arresto è aumentato?

Non mi permetto assolutamente di dare giudizi, sono qui da soli due anni, quindi non ho vissuto gli anni precedenti che so che non sono stati piacevoli. Se fanno così avranno i loro motivi, il pubblico ha sempre dimostrato la sua vicinanza e sono sicuro che continuerà a farlo. Se qualcuno deciderà di non crederci sarò sicuramente dispiaciuto, ma se allo stadio verranno quattromila persone in meno avremo il dovere di sudare per le altre quattromila che ci saranno. Ovviamente continueremo a lottare anche per noi stessi e per tutto quello che abbiamo costruito fino ad ora. Mollare adesso sarebbe veramente da stupidi.

Pensi che il calendario possa avvantaggiarci?

Secondo me il calendario conta poco, contano più le motivazioni e lo stato d'animo della squadra durante la partita. Abbiamo vinto partite molto difficili come per esempio contro Cerignola, Savoia e Fasano, per poi cadere nella partita che non ci aspettavamo. Ogni gara va presa con le pinze, dovremo continuare a giocare come sappiamo perchè abbiamo fatto un cammino incredibile e perdere una partita può capitare anche alla Juventus. Una sconfitta non può cancellare le nostre certezze acquisite da tutto ciò che abbiamo fatto di buono nel resto del campionato.

Che partita ti aspetti contro l'Altamura?

Mi aspetto una partita ostica e difficile come qualsiasi partita di questo girone. Sappiamo bene che chi viene allo "Iacovone" ce la mette tutta perchè è un onore giocare in una città così blasonata, ma noi non ci faremo trovare impreparati. Ci vorrà un'altra grandissima prestazione, al pari di tutte le altre in cui siamo riusciti ad uscire vittoriosi.

Gabriele Campa