Deflorio, "Picerno libero mentalmente. Il Taranto vincendole tutte può sperare"

Una carriera ricca di record a suon di gol in diverse piazze calcistiche, su tutte quelle di Crotone e Taranto con la cui maglia vinse un campionato di C2 da capitano agli ordini di mister Aldo Papagni: si tratta del “cobra” Andrea Deflorio che abbiamo intervistato per parlare del Taranto.

Il Taranto, nell'ultima giornata di campionato prima della sosta, ha perso 2-0 a Gravina interrompendo una striscia di 15 risultati utili consecutivi. Ora Il Picerno dista 8 punti a 8 giornate dalla fine. Secondo te il campionato è chiuso?

Non è chiuso perché ci sono 24 punti ancora a disposizione; però c'è da dire che loro a livello psicologico sono forti in questo momento. Il vero vantaggio è a livello mentale rispetto alle concorrenti, mentre a Taranto quando si perde una partita lo si vive quasi come un dramma perché è una piazza importante e i tifosi si aspettano tantissimo, ma nel calcio mai dire mai.

La sconfitta ha lasciato degli strascichi pesanti...

Lo so, questo doveva e deve essere l'anno della rinascita. I tifosi si sono stancati di vivere in queste categorie e non vedono l'ora di risalire. Le sconfitte però possono capitare.

Il Taranto e il Cerignola hanno trascurato le potenzialità di questo Picerno, considerando che parliamo di un centro abitato di poco superiore ai cinquemila abitanti?

Sicuramente all'inizio lo hanno pensato a livello inconscio di essere superiori al Picerno, ma a livello psicologico il calcio è una scienza esatta nella quale non bisogna mai mollare. Poi va considerato il fattore ambientale. Il Picerno ha un'ottima squadra ma soprattutto giocano liberi dalle pressioni, cosa che invece le due inseguitrici non hanno.

Sulla panchina del Taranto c'è un allenatore giovane come Luigi Panarelli. Come giudichi il suo operato, considerando che ha saputo assemblare un gruppo di giovani ed esperti?

Ha fatto un grande lavoro seduto su una panchina dove ci sono grosse responsabilità. In più ha dimostrato di saperci fare, di saper gestire la situazione. Gli auguro tanta fortuna perché ci ho giocato insieme e gli voglio bene.

Domenica c'è Taranto-Altamura; come finirà?

Se il Taranto vuole puntare in alto deve vincerle tutte fino alla fine, non ci sono alternative.

Pensi ogni tanto a quelle esultanze dopo un gol sotto il settore stracolmo di tifosi tarantini che acclamavano il tuo nome? Eri l'idolo di quel Taranto guidato da mister Papagni; che ricordi hai?

Ho un ricordo che mi porterò sempre e ogni volta che ci penso mi emoziono. Vincere un campionato in una città importante come Taranto come capitano non capita spesso. Al di là delle reti segnate, ho un ricordo bellissimo di Taranto alla quale sono fortemente legato; farò sempre il tifo per i colori rossoblù.

Andrea Loiacono