Il Taranto ai Raggi X, Panarelli osa e vince. È dominio rossoblu contro la Gelbison

Il Taranto torna alla vittoria in trasferta dopo lo scivolone di Gravina, battendo la Gelbison per 1-4, dopo esser passato in svantaggio per un goal dell'ex Grieco. Ora analizziamo i rossoblu guidati da mister Panarelli, reparto per reparto:

PORTIERE: Incolpevole sul goal del vantaggio lucano, si supera nel primo tempo con un paio di parate molto importanti che salvano il risultato e permettono al Taranto di rimanere in partita.

DIFESA: Ancora una volta, Panarelli si affida al classe '00 Gianmaria Guadagno sulla corsia di destra, con Di Bari e Menna centrali, e il solito ed inamovibile Ferrara sulla sinistra, dopo il turno di squalifica scontato nella gara contro l'Altamura. Quest'ultimo gioca l'ennesima partita perfetta, nonostante un piccolo fastidio muscolare che lo colpisce nel secondo tempo e per altro nel suo momento migliore. Buona partita da parte dei centrali, sempre attenti e concentrati, fatta eccezione per un paio di occasioni nelle quali è Antonino a metterci una pezza. Prestazione discreta, invece, per Guadagno, che in un ruolo non suo, ma ormai quello in cui Panarelli lo impiega più spesso, riesce a coprire in fase difensiva ma fatica molto superata la propria metà campo, in particolare quando arriva sul fondo.

CENTROCAMPO: Il mister si affida all'esperienza di capitan Marsili ed Emiliano Massimo in mezzo al campo, che giocano una buona partita e permettono al Taranto di prendere in mano le redini del gioco facendo girare molto la palla e soprattutto cercando molto le fasce di attacco. Massimo fa il solito lavoro sporco, toccando poche palle ma occupando bene gli spazi e concedendo a Marsili la possibilità di fare gioco e inventare per i compagni. Proprio dai piedi del capitano, uno dei migliori in campo di giornata, arriva il goal del momentaneo pareggio siglato da Ciro Favetta. Nella ripresa spazio a Bonavolontà che riesce a trovare la sua prima rete con la maglia rossoblu con un gran goal dalla distanza.

TREQUARTI: Con l'infortunio di Esposito, spazio a Salatino sulla corsia di sinistra, con D'Agostino al centro e Oggiano sulla destra. Buona la prestazione del lizzanese, che nel complesso gioca una partita sufficiente, senza nessun eccesso di leziosità o di foga, come quello che gli costò l'espulsione nel match contro il Gravina. Buon primo tempo disputato da parte di Fabio Oggiano, che nella ripresa cala un po' e commette qualche errore di troppo senza riuscire ad essere abbastanza incisivo. Indiscutibile, come al solito, la prestazione di Stefano D'Agostino, che con il goal di domenica arriva a quota 17 in campionato. Non male l'ingresso in campo di Sebastian Di Senso, che prova a rendersi pericoloso e ad incunearsi più volte tra le linee difensive lucane.

ATTACCO: Reparto offensivo affidato ai piedi di Ciro Favetta, che con grinta, coraggio e soprattutto amore per la maglia, trova un goal che seppur fortunoso, permette al Taranto di tornare in partita, provocando per altro nervosismo tra i padroni di casa ed un'espulsione che farà giocare la Gelbison per tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Nella ripresa spazio anche ad Antonio Croce, uomo dei minuti di recupero, che con una grande azione in solitaria realizza un goal davvero spettacolare, dimostrando le sue qualità da grande attaccante.

PANARELLI: Osa tanto anche in questa partita, ma come già successo in precedenti occasioni la vittoria arriva anche grazie alle sue intuizioni, decisive anche perchè due dei 5 subentrati vanno in goal e chiudono il match. Formazione iniziale ancora una volta rivoluzionata ed un Taranto che fatica inizialmente ad entrare in partita, subendo anche il goal che porta in vantaggio i padroni di casa. Nella ripresa effettua quattro sostituzioni nel giro di soli 5 minuti, dando una svolta al match e portando a casa 3 punti fondamentali che permettono ai rossoblu di riportarsi secondi a pari punti con il Cerignola.

Simone Pulpito