Taranto, il presidente Giove rilancia contro ogni scetticismo

La sconfitta  dello scorso 3 marzo lasciò molte scorie nell'ambiente ionico ed in particolare nella tifoseria, in cui iniziò a fare capolino quel pessimismo, frammisto allo scetticismo di fondo, mai evaporato completamente, compagno di questa annata, ironia della sorte la migliore delle ultime stagioni, dopo l'era D'Addario.

Al termine della trasferta murgiana, i vertici rossoblu si presero alcuni giorni di pausa per fare il punto della situazione dopo il doloroso insuccesso, ma ne scaturì, come si evinse dalle informazioni sulla stampa e sui media,  che il patron Giove, al'immediato velo di amarezza, da vero e proprio imprenditore scafato alle avversità quotidiane , mostrò  la capacità di ripartire, con più motivazioni rispetto al recente passato.

Nella giornata di ieri, il numero uno ionico, ad un quotidiano locale, ha rilasciato una lunga ed ampia intervista spaziando sui temi del momento, tanto cari alla tifoseria ed all'opinione pubblica,  per l'esito della stagione che appare compromessa , se non altro per la continuità dei risultati che le dirette avversarie del Taranto hanno trovato.

Nell'intervista rilasciata, il Presidente, ha rimarcato che dopo una galoppata durata tre mesi (l'ultimo stop del 2018 si  ebbe il 25 novembre, a Nardò), una sconfitta poteva essere attesa, per la legge dei grandi numeri. Nonostante tutto, come più volte ribadito, rimanendo otto giornate al termine della stagione regolare, con ventiquattro punti ancora a disposizione, la squadra ionica ha il dovere di dare il massimo fino all'ultimo secondo dell'impegno conclusivo del prossimo 5 maggio,  a Sorrento.

In effetti gli ionici ora sono attesi da una lunga volata che inizierà domenica prossima, con il match interno contro l'Altamura e pertanto oltre ai  nostri risultati avremo l'occhio rivolto a quello che otterrà il Cerignola, nel match casalingo contro Fasano. 

Il Picerno, invece, rinvierà per l'ennesima volta il suo match, casalingo con la  Gelbison, causa un atleta impegnato nella finale del torneo di Carnevale, a Viareggio (manifestazione su cui ci sarebbe da fare un focus sulla sua utilità, ma ovviamente non in questa occasione).

La stessa formazione campana avrà un suo calciatore anch'esso impegnato nella rappresentativa di serie D, presente nella località toscana.

Ritornando ai rossoblu, l'oggetto dell'intervista a Giove, ha riguardato quali i reali obbiettivi della società alla luce del gap attuale nei confronti del Cerignola (quattro punti) e del Picerno (otto punti), che farebbero pensare ad un'ardua impresa quella di tentare di recuperare il divario. 

La società ionica, ovviamente ha fatto sapere che la programmazione impostata la scorsa estate non è mutata anche perché articolata su più anni. Dopo la prima stagione di transizione, la scorsa, improntata sia sull'aspetto tecnico che su quello economico organizzativo, le ambizioni del club rossoblu erano indirizzate alla ricerca del successo e per primeggiare in questo campionato, in particolare nel girone H, da sempre uno dei più difficili e soprattutto selettivi dei complessivi nove gironi.

Pertanto , nell'eventualità di non poter arpionare il primo posto, chiaramente un'impresa molto ardua, poiché sono due le formazioni che precedono i ragazzi di Panarelli, l'obbiettivo sarà quello di arrivare quanto più in alto possibile visto che comunque dopo il 5 maggio ci sarà la coda dei play off che, a prescindere se abbiano validità o meno, dovranno essere affrontati nella migliore condizione sia fisica che mentale. Qui si innesta anche l'aspetto extra calcistico, ovvero quello della penalizzazione di un punto che, dopo il ricorso presentato, dovrebbe vedere la classifica degli ionici nuovamente immacolata e quindi priva di eventuali cavilli che ne potrebbero pregiudicare possibilità di eventuali ammissioni o ripescaggi, soprattutto per il completamento degli organici della terza serie nazionale.

Il format della nuova C, stagione 2019 - 2020, prevederà tre gironi da venti squadre cadauno, mentre attualmente dalle iniziali 58 società partecipanti, per strada due sono state perse (Matera e Pro Piacenza) ed altre non potranno ripresentarsi causa problemi di natura economica che contrasterebbero con i nuovi canoni di trasparenza e solidità societaria previsti dalle direttive federali.

Anche la tiritera che sarebbe in vigore nella prossima annata, la  famosa circolare dei Commissari della FIGC che impedirebbero al Taranto di essere ripescato in serie C, appare un'inesattezza in quanto il Presidente della Lega di serie C, Ghirelli,  e quello della FIGC , Gravina, hanno più volte ribadito che i club con impiantistica, tradizione, bacino d'utenza e soprattutto sana gestione finanziaria, se faranno la domanda di ripescaggio,  non avranno preclusioni di nessun tipo, proprio perché è necessario  riportare e completare il format della serie C, stagione 2019 - 2020 ai tre gironi da 20 compagini cadauno. 

A tal proposito alcune società hanno già manifestato alla FIGC l'intenzione di presentare domanda per il ripescaggio alla futura serie C e tra queste, in modo molto tempestivo, il Messina del girone I, il Latina del girone G ed il Campobasso del girone F, tutti club, classifiche alla mano, che non disputeranno i play off.

E, in questa ottica, Giove, nel corso dell'intervista, dopo aver ribadito la solidità organizzativa ed economica della società e ritenendo la squadra all'altezza della situazione  (d'altronde i risultati sin qui conquistati non hanno bisogno di commenti), ha chiaramente affermato che non lascia il club (come alcuni tam tam mediatici lasciavano presagire), nonostante la sconfitta dolorosa di Gravina, ma che il progetto andrà avanti e nell'ipotesi di mancata promozione diretta valuterà l'eventuale ripescaggio, in quanto la sua programmazione era stata impostata in un termine pluriennale.

Queste dichiarazioni rilasciate dal numero uno della società ionica, nonostante la delusione del momento, dovrebbero aver attenuato la normale delusione della tifoseria e di un immotivato pessimismo di una parte della stessa, anche perché in altre società pugliesi e in serie superiori,  si stanno vivendo momenti di difficoltà, in quanto quelle compagini societarie si stanno scontrando con le difficoltà di impiegare risorse e , nel calcio , oltre all'organizzazione, il reperimento di denaro corrente è un esercizio di alto equilibrio finanziario che,  se salta, rompe il giocattolo.

A  Taranto, dopo 26 anni di assenza dalla serie B, in un particolare momento, quale l'attuale contesto, avere una società che preveda un programma pluriennale per portare il club quanto prima in serie C e poi cercare di impostare un altro ciclo per qualcosa di ancora più importante,  è una notizia, in riferimento al recente passato , quando la giostra delle compagini societarie riportava a zero le abbozzate programmazioni pluriennali che rimanevano fiabe da libro dei sogni. 

Ora, lasciando alla società le incombenze di sua competenza, dopo due settimane in cui siamo stati orfani del calcio giocato,  concentriamoci  sul prossimo impegno, contro l'Altamura, per riprendere il feeling con la vittoria, filo spezzatosi in quel di Gravina,  ma che rappresenti un incidente di percorso che, a partire da domenica prossima, sia il carburante propulsivo necessario  alla volata verso la migliore posizione di classifica e sperare anche in qualche inciampo delle dirette antagoniste dei rossoblu.

Fabrizio Di Leo