Taranto, a Picerno vince solo la violenza

foto Fabio Mitidieri
L'atteso match tra Picerno e Taranto, arrivato, purtroppo a giochi fatti,  si racchiude in quello successo nell'intervallo tra primo e secondo tempo.

Dalle immagini si nota che mentre le due squadre stavano per entrare negli spogliatoi, con l'arbitro Del Rio in testa al gruppo di atleti delle due squadre, una persona con la pettorina  (sarà accertato poi dai Carabinieri e dalle testimonianze raccolte essere uno steward addetto alla sicurezza) si avvicinava verso gli atleti del Taranto e proditoriamente sferrava  un pugno ad un giocatore del Taranto (Favetta?), poi veniva allontanato di forza e perdeva  un oggetto dalla mano (probabilmente una cazzottiera) e da quel momento in poi si scatenava  un parapiglia. Nel concitato momento, Croce, intervenuto in difesa del proprio compagno aggredito, veniva  visto dall'arbitro nell'attimo della reazione  e quindi espulso. 

Questo gravissimo episodio (a memoria d'uomo, almeno in questi ultimi cinquant'anni, non  ne rammento) ha comportato un intervallo allungatosi fino a mezz'ora, poi dopo che  Favetta, Manzo e lo stesso Croce, aggrediti, sono stati portati all'Ospedale di Potenza, la gara è stata ripresa e si è disputato il  secondo tempo con i rossoblu in dieci e le obbligatorie  sostituzioni di Favetta e Manzo con Roberti e Massimo.

Chiaramente, alla luce di quanto accaduto, con l'aggressore fermato ed identificato dai Carabinieri, in base a quanto refertato dall'Ospedale di Potenza ( i tre atleti sono stati dimessi in serata,  dopo le ore 20.00) e, soprattutto,  in attesa di quanto scriveranno nei loro rapporti sia l'Arbitro che l'Osservatore nonché il  Commissario della FIGC, la società presentava  la riserva scritta sull'omologazione del risultato, tendente ad ottenere il 3 a 0 a tavolino, in considerazione della  presentata denuncia presso i Carabinieri per tutelare gli aggrediti,  nelle sedi competenti della giustizia ordinaria.

L'evento sportivo, considerata una festa dall'ambiente melandrino per lo storico sbarco in serie C, vedeva un  Taranto, incerottato, per le assenze forzate di Vittorio Esposito, stagione finita a causa della lussazione alla spalla, D'Agostino, afflitto da uno stiramento al flessore  e portato in panchina solo per onor di firma e il portiere Pellegrino, nuovamente infortunatosi (sfortunato l'estremo difensore ionico, in questa stagione), costringendo Panarelli a varare una formazione con modulo 4 - 4 - 2, dove, davanti ad Antonino, agivano Pelliccia, Lanzolla, Ferrara e Di Bari; quindi la linea a quattro composta da Oggiano, Marsili, Manzo e Salatino, dietro le due punte Favetta e Croce.  Giacomarro, con un 3 - 5- 2, si schierava con Coletta, in porta, quindi la linea difensiva articolata da Caiazza, Fontana ed Impagliazzo; quindi la diga centrale con D'Alessandro, Langone, Pitarresi, Kosavan e Vanacore, in avanti le due punte Santaniello e Emmanuele Esposito.

La gara diretta da Del Rio, prestazione appena sufficiente, dopo appena tre minuti vedeva un Picerno subito in avanti con Esposito che tirava verso la porta ionica un diagonale, finito a lato.

Al quarto d'ora era il Taranto a farsi pericoloso. Cross dalla destra di Oggiano e Favetta, davanti al portiere melandrino, non impattava il pallone. Replica dei locali, un minuto dopo, con Kosovan che con un tiro da zona decentrata, colpiva il palo della porta, ad Antonino battuto.

Al 30° era Oggiano a rendersi pericoloso con un tiro, pericoloso, respinto in tuffo da Coletta. Poi, al 32°, proteste del Taranto per un presunto rigore non accordato dall'arbitro.  Entrato in area Oggiano veniva a contatto con Fontana e finiva a terra. Per Del Rio, nulla di rilevante ed il gioco proseguiva.

Al 40°, palla goal di Favetta che due passi dal portiere non si coordinava bene per impattare il pallone. Al 47°, in pieno recupero, parata di Coletta su tiro di Oggiano e subito, nuova replica dei locali , con Esposito che in diagonale impegnava Antonino, bravo a respingere la conclusione sul primo palo.

Dopo i fatti accaduti nell'intervallo e la ripresa del gioco con notevole ritardo sulla tabella di marcia, nel secondo tempo, il Taranto in dieci sopperiva all'inferiorità numerica e ci metteva sagacia, esperienza ed attenzione nel limitare i rossoblu locali e già al 6°, su punizione di Oggiano, grande parata di Coletta.

Poi, il Picerno,tentava di sbloccare il risultato e la palla goal capitava a Vanacore, che dopo un triangolo con Santaniello, si trovava solo davanti ad Antonino,  ma calciava alto sulla porta ionica. Al 18°, incornata di Di Bari, su cross da calcio d'angolo, alta sopra la  traversa  e al 27°, Kosovan, in diagonale, con pallone a lato. Al 47° ultima azione del Taranto con una insidiosa punizione di Marsili che costringeva il portiere Colletta ad intervenire per deviarla.

Finiva così, il calcio giocato con festeggiamenti contenuti da parte della tifoseria del Picerno, mentre i rossoblu ringraziavano i circa 180 tifosi che con il cuore palpitante dei nostri magnifici colori, bravi a sostenere i ragazzi, anche quando, in inferiorità numerica, hanno intimorito i locali che, con il pareggio,  interrompevano una striscia di 12 vittorie consecutive, non solo ma il Taranto  ha mantenuto inviolata la propria porta nei due  match con i lucani, mantenendo la sua imbattibilità al Curcio (tre esibizioni con due pareggi per 0 a 0 ed una vittoria per 3  a  0), quindi anche se con l'amarezza per non essere riusciti ad arrivare primi, la delusione e grande rammarico per l'aggressione subita, in un clima ostile manifestatosi anche al momento di lasciare il Curcio, attestano tante cose, motivi di  riflessioni.

La Federazione vuole che tutti possano avere la possibilità di affacciarsi in campo nazionale (quale è la terza serie o serie C), possibilmente con risorse economiche e conti in ordine,  ma ieri si è evinto che la sicurezza deve essere realmente garantita e non avere personale addetto a garantirla,  protagonista con oggetti impropri di atti di alta vigliaccheria, come quelli subiti dai tre atleti.

A margine, il campo del Picerno dovremo capire come sarà valutato dalla Federazione, a partire proprio dalle sue dimensioni.

Al Taranto, che ha lo Iacovone con misure del green omologato per le serie superiori, fu imposto di accorciarlo  dalle  linee di fondo di un metro da ogni lato, poiché  le dimensioni richieste dalla LND sono inferiori rispetto alla  serie C. In caso di ripescaggio ovviamente sarebbero riportate alle sue reali e naturali dimensioni. Ma a Picerno come faranno?  Altro aspetto è l'applicazione della normativa sulla sicurezza. A parte il pre filtraggio, i tornelli e la video sorveglianza,  chi non ha fatto la Lega di serie C, probabilmente,  ignora che gli steward la domenica, pur appartenendo a società che trattano security, sono alle dipendenze del club ospitante ed organizzatore dell'evento, quindi vi è responsabilità oggettiva e diretta di tutto quanto accade prima, durante (in questo caso, nell'intervallo) e dopo la disputa del match.

E' troppo facile scaricare le colpe dell'accaduto con una ricostruzione molto confusa, con successivi comunicati da parte del Picerno, comunque al Taranto (che stava facendo un errore di valutazione, ovvero ritenere di non dover scendere in campo ed allora avrebbe rischiato la sconfitta a tavolino) con l'aggressione dei tre atleti, è stato impedito di competere con l'uguaglianza prevista dal regolamento tra le due formazioni,  causa evento extra calcistico, riconducibile alla responsabilità di chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza e l'ordine,  all'interno del rettangolo di gioco, motivo per cui la riserva scritta,  che nella giornata odierna dovrebbe essere esaminata dal Giudice Sportivo, tende alla sanzione nei confronti del Picerno, ovvero all'ottenimento della vittoria a tavolino e tutte le conseguenti azioni, sia a livello di giustizia sportiva che ordinaria;  fatti ed avvenimenti che mettono da parte quanto accaduto in partita, ma che hanno rappresentato una pagina nera del calcio di quarta serie, dove, ancora oggi, determinati soggetti ricoprono incarchi delicati (quale il mantenimento della sicurezza),  ma poi sono i primi a scadere nella violenza pura e gratuita.
Adesso, nella pausa pasquale, si cercherà di recuperare quanti più indisponibili, svuotando l'infermeria, poi, alla ripresa, domenica 28 aprile, penultimo atto di una stagione vissuta come se fossimo stati al luna park, con tante attrazioni e tanti colpi di scena che hanno contraddistinto tutte le gare disputate dagli ionici.

Auguri di serena Pasqua inimitabili cuori palpitanti rossoblu e Sempre Forza Taranto.

Fabrizio Di Leo