Cerignola - Taranto, ennesima beffa per i tifosi rossoblu?

Nella giornata di mercoledì, l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha mandato il comunicato in cui si rileva che la gara Cerignola - Taranto, connotata da profilo di rischio, ma per  la quale  non appare necessario il rinvio alle valutazioni del CASMS, l'Autorità Provinciale di P.S. di Foggia, previa riunione con le società sportive interessate, è pregata di valutare la fattibilità dell'attuazione delle seguenti misure organizzative:

-vendita dei tagliandi per i tifosi ospiti nel limite stabilito dall'Autorità Provinciale di P.S. (Foggia), nelle ricevitorie individuate dalle società sportiva sotto la responsabilità della stessa, o previa esibizione da parte dell'acquirente di un documento di identità;

-vendita dei tagliandi per i tifosi ospiti sino alle ore 19.00 del giorno antecedente la gara;

-trasmissione dell'elenco degli acquirenti alla Questura di Foggia, comprensivo del nominativo e della data di nascita, entro le ore 10,00 del giorno della gara;

-impiego nel settore  ospiti di volontari della società ospitata (Taranto) con casacca riconoscibile (simile a quella degli steward);

-adeguata comunicazione ai tifosi della Società Sportiva interessata (Taranto).,In pratica,  la finale play-off  (Cerignola  - Taranto)  è da considerarsi  classica "gara campione".

Bene, adesso è il caso di dire BASTA a queste continue vessazioni nei confronti della tifoseria ionica che, quest'anno, è stata abbastanza impeccabile nelle volte in cui si recata in trasferta e che non subisce sanzioni altamente penalizzanti dal post gara in campo neutro a Volla contro il Pomigliano dell' 8 ottobre 2017, quando oltre alla pesante sconfitta (3 a 0) i tifosi procurarono incidenti che fecero scattare la squalifica del campo e la disputa della gara successiva (15 ottobre 2017) contro il Picerno, in campo neutro (Brindisi) e a porte chiuse.


Chiaramente, in quel frangente, la tifoseria in aperta contestazione con la società utilizzò questa "forma di protesta" per costringere la compagine societaria del momento a passare la mano e ciò avvenne proprio a fine ottobre con il subentro del patron Massimo Giove al duo Zelatore - Bongiovanni.

E, a proposito di trasferte vietate e libere, o campione, come alternativa, al termine di questa stagione sportiva 2018 - 2019, il quadro definitivo risulta il seguente: 

TRASFERTA LIBERE
Sarnese
Gragnano
Altamura
Savoia
Gelbison
Francavilla in Sinni
Pomigliano
Granata
Sorrento
Picerno

TRASFERTE CAMPIONI
Cerignola
Nardò
Fasano 
Cerignola (Finale Play off)

TRASFERTE VIETATE
Bitonto
Andria
Gravina
Nola

Da questo specchietto si evince che la tifoseria del Taranto ha potuto viaggiare liberamente dieci volte, in quattro occasioni non ha potuto assistere ai match esterni e in altre quattro la trasferta è associata all'etichetta di"gara campione", per cui sotto osservazione dal Viminale e , quasi sempre disertata dai supporters, almeno di quelli dei cosiddetti "gruppi organizzati".

Ora, l'anomalia (o rischio concreto) è che questo match,   etichettato come "gara campione", diventi automaticamente "vietata", perchè per l'ennesima volta la burocrazia porta ad un iter molto complesso e farraginoso per far arrivare a Cerignola la tifoseria e proteggerla, gravando di ulteriori costi la società ionica costretta a portare in riva all'Ofanto, un numero di "volontari della Società Sportiva interessata con casacca riconoscibile (simile  a quella degli steward)."

E allora, perchè questa schedatura?

In questa stagione sportiva i supporters ionici al seguito della squadra hanno mantenuto sempre un comportamento esemplare (basti leggere i comunicati ufficiali del Giudice Sportivo), pertanto questi continui divieti sembrano attestare l'incapacità o meglio l'impossibilità della Questura interessata a mantenere l'ordine pubblico, visto che si obbliga la società ospitata a portare (da Taranto, in questo caso), si badi bene, un numero di volontari (che fanno però capo alla Società ospite e che sono retribuiti, per il tempo d'impiego, dalla stessa), quindi non appartenenti alle società di security, qualificati (i veri e prorpi steward) e quindi ancor più difficilmente reperibili perchè non inquadrati in nessun ente privato e non soggetti a retribuzioni minime stabilite dai contratti nazionali, per le società che operano di ausilio alla sicurezza e all'ordine pubblico nelle manifestazioni sportive. 

Chiaramente questo modo di spostare la tifoseria, con il biglietto nominale, la trasmissione dei nominativi alla Questura, domenica quella competente è Foggia, stizzisce gli ultras che non accettano questo sistema di schedatura, ma fa perdere tempo anche al tifoso comune che, scevro da ogni atto contrario all'ordine e sicurezza, è costretto a far circolare i propri dati e faril giungere presso la Questura, quasi fosse soggetto segnalato, probabilmente in aperta violazione della Legge sulla Privacy.

Insomma questo tipo di organizzazione, con tante restrizioni sta in pratica uccidendo il calcio, già limitato e confinato nelle pay tv, disincentivando gli accessi allo stadio e procurando contrazioni negli incassi domenicali ai club di ogni livello.

In particolare, la tifoseria del Taranto, sicuramente per episodi del passato recente e remoto, viene bollata come dedita di massima attenzione, nonostante sia quasi un anno e mezzo che il club rossoblu non incorre in gravi sanzioni disciplinari per i comportamenti dei propri sostenitori.

Quanto accaduto quest'anno e come chiusura, ciò stabilito per la finale di Cerignola, porta a fare una considerazione, di fondo, ovvero in caso di ripescaggio in serie C ,  la prossima stagione con un parterre che prevede già sicure le trasferte a Bari, Foggia, Palemo, Avellino, Catanzaro, Reggio Calabria, Potenza, Caserta, Cava dei Tirreni, Trapani, giusto per citare alcune piazze importanti e gloriose, quali saranno le trasferte che potranno essere consentite, seguendo il metro dell'Osservatorio?

Difficile dirlo, ma da lunedì la Società, tra gli altri aspetti,  prenda in considerazione una visita al Viminale per stabilire, una volta per tutte, se la preclusione verso i tifosi ionici sia perpetua o possa essere revisionabile vista la lunga "inibizione", applicata ormai dal lontano ottobre 2017.

Vedremo, intanto domenica , almeno fino a questo momento, ci si potrà recare a Cerignola (ovviamente sarebbe il caso di attendere, almeno le prossime 24/48 ore,  per conoscere quale lo stock di tagliandi messi a disposizione del club ionico, vista la ridotta capienza del Monterisi), poi comunque la concentrazione rimarrà alta perchè l'attenzione dovrà essere rivolta al terreno di gioco e,  almeno in questa occasione,  speriamo anche che le congiuratore calcistiche ci restituiscano quanto le avversità di questa dura stagione ci hanno tolto, soprattutto in termini di punti in classifica.

Fabrizio Di Leo