Taranto, finale conquistata in una partita dalle due facce

Nella tempesta dello "Iacovone" il Taranto batte il Bitonto ed archivia il passaggio in finale play-off. Prestazione in stile "dr. Jekyll e mr. Hyde" per gli uomini di Panarelli partiti con il piglio giusto nella prima frazione, in cui di fatto hanno vinto la gara, ma scomparsi dal campo nella ripresa. Snodo cruciale del match l'ingresso forzato di Sebastian Di Senso, chiamato a sostituire lo sfortunato Oggiano vittima di un problema alla gamba sinistra. L'esperto esterno ex Altamura ha inciso fin da subito, entrando bene in partita ed impensierendo la difesa bitontina con le sue percussioni sulla fascia destra. Da una sua azione insistita nasce infatti il vantaggio rossoblu in cui dopo aver soffiato la palla a Cappellari, riesce a mettere in mezzo un cross indirizzato perfettamente sulla testa di Antonio Croce. 

Meritevole di nota anche la prestazione dell'ariete foggiano, che al rientro dopo le due giornate di squalifica si è fatto trovare pronto fisicamente e mentalmente per un incontro tanto importante. Per lui non solo un gol ma anche un assist grazie ad una sponda di testa, specialità della casa, con la quale riesce a servire D'Agostino. Il capitano ionico con la complicità di Terrevoli, autore di una svirgolata, si trova sul sinistro una palla troppo semplice da insaccare e che vale il momentaneo due a zero. Tutto troppo semplice per i rossoblu che senza troppi affanni chiudono il primo tempo con il doppio vantaggio, anche grazie ad una bella parata di Antonino su un potente tiro di Terrevoli. 

Ordinaria amministrazione per il forte portiere rossoblu che nella ripresa invece sarà chiamato a compiere due autentici miracoli. Prima Patierno, che da pochissimi passi vede respingere clamorosamente la sua conclusione in corner e poi Picci, che effettua una pregevole incornata in tuffo, devono arrendersi al gatto di Vasto in giornata di grazia. Porta stregata per i neroverdi che sprecano anche delle ghiotte opportunità come nel caso di Anaclerio che non riesce ad indirizzare un tap-in in rete da un metro o di Picci, non la sua miglior prestazione, che a dieci dalla fine spara alto una conclusione piuttosto semplice. Negli ultimi minuti una pioggia torrenziale impedisce di giocare in maniera fluida e gli ospiti cercano di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Quando a cinque dalla fine Patierno, capocannoniere del girone e trascinatore dei suoi accorcia le distanze, è capitan D'Agostino a salire in cattedra mettendo in banca il risultato. 

Il fantasista genovese grazie ad una compilation delle sue doti tecniche riesce a tenere il pallone nei pressi della bandierina per quasi tre minuti ed al quinto di recupero sfiora addirittura la doppietta piroettando su un pallone impantanato nell'ormai impraticabile terreno di gioco ed eludendo la marcatura di un difensore bitontino. A tu per tu con Figliola si lascia però ipnotizzare calciando troppo centrale. Una bella partita in cui le squadre si sono divise il dominio della partita con un tempo per parte. A prevalere è l'esperienza dell'organico rossoblu e soprattutto la prodigiosa prestazione del portiere Antonino, migliore in campo ed autentico match winner per gli ionici. Nell'altra semifinale il Cerignola passa il turno in rimonta con il medesimo risultato e grazie ad un rigore dubbio, assicurandosi una finale con il fattore campo a proprio favore e con due risultati utili su tre per la vittoria degli spareggi. 

Gabriele Campa