Taranto, il ripescaggio può avvenire in seconda istanza

Le modifiche normative emesse dal Consiglio Federale della F.I.G.C. in data 16 Maggio, sembrerebbero precludere ogni possibilità di Serie C al Taranto, ma questo solo in prima istanza. In particolare la società ionica avendone usufruito negli ultimi cinque anni, dovrebbe essere condannata a disputare un altro anno di Serie D, ma nella realtà non è così, anche in virtù dell'obbligatorietà di dover versare l'ormai ben noto "fondo perduto", che rispetto alla scorsa stagione dovrebbe passare da una cifra di 350.000 euro a 400.000 euro. 

La norma dei "cinque anni" infatti, è preclusiva e non ostativa a differenza del "fondo perduto". In pratica in prima istanza si darà precedenza alle società che non hanno usufruito di ripescaggio negli ultimi cinque anni, ma se queste si rifiuteranno di pagare il fondo perduto ritenendolo esoso, o non dovessero comunque essere in regola con gli altri requisiti (stadio a norma, bacino d'utenza, storia), ecco che il Taranto rientrerebbe in gioco. 

Determinanti, sempre in seconda istanza, restano i coefficienti, che farebbero salire la società ionica nella speciale classifica in caso di vittoria a Cerignola domenica. A conti fatti ciò che deciderà tutto al momento, sembra la possibilità di poter pagare il "fondo perduto", che qualora dovesse superare la soglia dei 400.000 euro, diventerebbe esoso per molte compagini.  

Maurizio Mazzarella