D'Agostino, "Non giudico i fatti di Picerno-Bitonto. Spetta alla procura fare chiarezza"

Quella che comincerà con il raduno e il ritiro di Polla sarà la terza stagione in maglia rossoblù per Stefano D'Agostino che con la fascia di capitano al braccio guiderà nuovamente l'assalto alla Lega Pro che manca ormai da oltre 3 anni. Abbiamo contattato il fantasista attualmente in vacanza nella sua Genova per avere un  parere sugli ultimi eventi che ruotano attorno al Taranto.

Come stai innanzi tutto? Ti stai preparando in vista del ritiro?

Adesso comincio a stare meglio, mi sto riposando dopo un finale di stagione un poco complicato. Nell'ultimo mese e mezzo ho sofferto di un principio di pubalgia al retto femorale che mi ha impedito di allenarmi al meglio, ho convissuto con il dolore. Ora sto facendo terapie e allenamenti specifici per farmi trovare pronto per la partenza della stagione. Per fortuna non si tratta di una pubalgia vera e propria ma solo di un principio.

Ieri è scoppiato il caso di una presunta combine nell'ultima gara di campionato tra Picerno e Bitonto con i lucano che vinsero quella gara per 3-2 e conquistarono 3 punti decisivi per la promozione. Non trovi che se a queste indagini corrispondesse una fondatezza nei fatti la credibilità del campionato scorso potrebbe venir meno? Il Taranto e lo stesso Cerignola avrebbero subito un torto non indifferente...

Ho sentito di questa notizia ma essendo esterno ai fatti non posso giudicare. Ci sono le autorità competenti che stanno indagando, lasciamo fare alle indagini il loro corso. Certo sarebbe un peccato per il gioco del calcio.

Della tua scelta di rimanere a Taranto e del tuo attaccamento della società ionica se ne parla spesso, ma cosa ti ha spinto ad aver accettato al volo la chiamata del presidente Giove?

Ho avuto modo di indossare la maglia del Taranto e l'onore di esserne il capitano. Conosco la tifoseria e cosa è capace di dare. Io dal canto mio voglio entrare nella storia di questo club. Voglio riportare insieme ai miei compagni il Taranto al più presto in Lega Pro che è la categoria minima che una città così dovrebbe disputare. Voglio spezzare il fato negativo che spesso accompagna questa squadra e vincere, è il primo motivo per cui sono rimasto in rossoblù.

Cosa pensi dell'operato della società sino ad ora sul mercato. Ci sono state 5-6 riconferme e fra una decina di giorni dovrebbero arrivare i primi volti nuovi. Cosa bisogna fare in più dello scorso anno?

Cosa bisogna fare in più è difficile dirlo anche se si può sempre migliorare. Lo scorso anno avevamo una squadra forte che però ha incontrato una formazione sul suo cammino che ha vinto quasi 30 partite. Spesso si pensa che chiamarsi Taranto sia sinonimo di vittoria. Invece a mio avviso è il contrario, indossare questi colori è un onore ma anche un onere. Tutte le squadre che incontrano il Taranto danno il massimo per batterlo. In più se dovessimo quantificare le vittorie dei campionati in base alla qualità del tifo tarantino il Taranto sarebbe in serie A da un pezzo.

Il girone H del prossimo anno potrebbe essere ancora più duro di quello dello scorso anno con ben dieci formazioni pugliesi a darsi "battaglia". Chi vedi come favorita e come bisogna affrontare questa stagione?

Vediamo come saranno suddivisi i gironi. Penso che più o meno i valori dovrebbero equivalersi. La società è partita dalle riconferme e penso che arriveranno altri giocatori importanti. Noi vogliamo e dobbiamo vincere ma è chiaro che ci sono anche gli avversari.

Si parla tanto dell'arrivo di mister Ragno. Pensi che sia il giusto traghettatore verso un campionato vincente?

Non lo conosco benissimo ma stiamo parlando di un allenatore che ha vinto diversi campionati e sicuramente può fare al caso nostro. Speriamo che arrivi presto la conferma di un suo arrivo. Io mi metterò a sua disposizione come ho sempre fatto con tutti i tecnici.

Andrea Loiacono