Picerno - Bitonto, cosa successe il 5 maggio? La ricostruzione dei fatti

Nella giornata di giovedì 20 giugno, alcune testate baresi, avevano lanciato la notizia di un'indagine che la Guardia di Finanza di Bari stesse compiendo su mandato della Procura del capoluogo regionale pugliese, in riferimento alla gara di campionato, della 34^ giornata, tra Az Picerno e Bitonto, disputata il 5 maggio scorso, in campo neutro (e a porte chiuse) in quel di Rionero in Vulture, match vinto dalla squadra del patron Curcio per 3 a 2.

Nella giornata di oggi, 21 giugno, le massime testate giornalistiche regionali, ovvero il Corriere del Mezzogiorno e la Gazzetta del Mezzogiorno, hanno dedicato una mezza pagina sull'inchiesta, con una serie di articoli, dove si ricostruisce, per le notizie in possesso delle due testate, l'eventuale combine della gara oggetto della lente d'ingrandimento della  Guardia di Finanza e,  sulla Gazzetta, l'autore del pezzo, il giornalista Giovanni Longo, a pagina 30, cita i soggetti che hanno subito la perquisizioni domiciliari delle Fiamme Gialle.

Andiamo con ordine. 

Angela Balenzano e Mauro Denigris, sul Corriere del Mezzogiorno, nel loro pezzo, esordiscono con la citazione testuale " Una combine messa in atto da alcuni calciatori e dirigenti dell'Usd Bitonto Calcio i quali in concorso tra loro addivenivano ad un accordo illecito al fine di truccare il risultato della partita in modo da favorire il passaggio  alla serie C della squadra di calcio dell'Az Picerno in danno dell'Audace Cerignola che avrebbe dovuto, invece,giocare i play off per un eventuale accesso tra i professionisti". 

Questo  sarebbe scritto nelle carte, secondo i giornalisti della testata, dell'inchiesta che nella giornata di ieri ha portato alla perquisizione della Finanza nei confronti delle Società Sportive Usd Bitonto Calcio, Az Picerno e otto persone fisiche, nell'ambito di una indagine sportiva su una presunta combine della partita giocata lo scorso 5 maggio.

Il giornalista Giovanni Longo, della Gazzetta del Mezzogiorno del 21 giugno, nel pezzo a pagina 30,  riporta i nominativi, di coloro, che secondo la Procura di Bari,  avrebbero giocato quella maledetta domenica per perdere e precisamente sette  giocatori bitontini ed un dirigente.

Per questo motivo la  Guardia di Finanza  ha eseguito una decina di perquisizioni.

Quindi riepilogando i calciatori del Bitonto sono Michele Anaclerio, Anton Giulio Picci, Onofrio Turitto, Cosimo  Francesco Patierno, Nicola De Santis, Daniele Fiorentino, Giovanni Montrone  ed il dirigente del Bitonto Leonardo Rubini, tutti indagati  per frode sportiva. Per la cronaca Picci e Turitto segnarono pure quel giorno. 

I  finanzieri del Nucleo operativo  metropolitano di Bari, coordinati dal pm barese Bruna Manganelli, ieri, nel blitz effettuato nelle abitazioni degli indagati, ma anche nelle sedi sia del Bitonto, sia del Picerno, alla ricerca di "fogli manoscritti, documenti informatici e/o qualsivoglia documentazione comprovante l'illecito". 

Al momento non è chiaro quale lo spunto che ha dato l'avvio all'indagine (forse un esposto?), ma anche cosa i calciatori bitontini avrebbero potuto guadagnare, giocando la gara per perderla. 

In merito a questa vicenda, dal club lucano nessuna comunicazione scritta, solo la "certezza che non ci sono indagati nella società Az Picerno e che, nella perquisizione alla nostra sede, la Guardia di Finanza non ha trovato nulla di rilevante per le indagini", spiegano da Picerno. Insomma, "noi non c'entriamo niente con questa storia".

Il patron del Bitonto, Francesco Rossiello, non si trincera dietro nessun silenzio: "Non c'è motivo, l'Usd Bitonto Calcio è pulita, e su questo non ci sono dubbi. E se mai dall'inchiesta dovessero scaturire  responsabilità di tesserati, saremo noi a costituirci parte lesa".

Insomma la parola d'ordine è attendere gli sviluppi, ora prematuri, intanto la vita va avanti e si continuano a definire le programmazioni stilate, nell'imminente calcio mercato che formalizzerà le tante trattative in corso.

Fabrizio Di Leo