Taranto, il Cobra riconfermato in rossoblu

Nella gara di Picerno, il 18 aprile scorso, in tutti rimase scolpito l'intervento di Croce nel tentativo, durante l'intervallo, di gettarsi per impedire che i compagni, Favetta e Manzo,  continuassero ad essere colpiti da uno "steward".

Il suo tentativo di difesa gli costò, in primo grado, una squalifica di tre giornate perché, il direttore di gara, Del Rio di Reggio Emilia, vide solo la parte finale dell'accaduto, poi furono ridotte a due giornate, in appello.

Questo episodio, sinonimo di attaccamento ai colori rossoblu, ha sicuramente contribuito affinché il buon Antonio, nella giornata odierna sottoscrivesse il contratto con il club ionico, che lo farà permanere in riva allo Ionio, per un'altra stagione.

Quando arrivò, a Taranto, i primi di dicembre, la squadra di Panarelli aveva in rosa due attaccanti, Favetta e Diakitè, comunque vi erano delle difficoltà per la prolificità anemica e che si poggiava nella vena realizzativa dello "scugnizzo" di Ponticelli e del solito D'Agostino.

Dopo gli spezzoni nelle gare interna con il Francavilla, a Mugnano, in campo neutro, contro il Granata e nel big match contro il Picerno, in cui mostrò le sue qualità, pur mancando qualche ottima occasione (soprattutto una, considerata favorevolissima, con i melandrini di Giacomarro), il suo primo morso da vero e proprio Cobra, lo effettuò, sempre in campo neutro, a Mugnano, quando  da titolare, a 10 minuti dal termine , con un tap in vincente superò il portiere Sorrentino, fino a quel momento invalicabile baluardo. 

Fu la sua  prima marcatura, poi di Croce si ricorda il goal di tacco a Nola, sempre nel finale, a 4 minuti dal termine, quindi un altro goal storico, quello realizzato contro il Savoia allo Iacovone, al 93'.

Quindi, l'altra rete importante,  dopo quella del'1 a 4 di Vallo della Lucania contro la Gelbison  ed la  terza,  della goleada, allo Iacovone con il Granata, l'ultima marcatura , fu quella della semifinale contro il Bitonto,  necessaria a sbloccare lo  0 a 0,  in un frangente dell'incontro ( primi 20 venti minuti di match) in cui gli ostici avversari nero verdi cercarono di chiudere i varchi agli attaccanti ionici, privi in quella occasione di Favetta, convalescente dal dopo Picerno.

Buon atleta, intelligente nel cogliere il momento giusto, sempre a servizio della squadra soprattutto collante negli spogliatoi e disponibile verso i compagni più giovani, esempio di disciplina, ma anche di attaccamento ai colori sociali.

Grazie Antonio, per essere rimasto con noi, continueremo ad apprezzarti e anche mister Ragno saprà come e quando utilizzarti, perché la tua notoria  duttilità l'abbiamo già vista,  nelle tante occasioni del girone di ritorno dello scorso campionato.

Grazie di cuore ed arrivederci al prossimo 22 luglio, nel raduno allo Iacovone.

Fabrizio Di Leo