Taranto, l’amore per la maglia va oltre ogni tipo di campionato


E’ un Taranto determinato quello che si sta per presentare ai nastri di partenza della prossima stagione. Gli ultimi giorni sono stati propizi per chiudere trattative determinanti, che stavano perdurando ormai da diverso tempo. Con gli ingaggi degli under Masi e Marino, ma soprattutto dei “big” Guaita, Matute e Ouattara, il presidente rossoblu Massimo Giove sta consegnando nelle mani di Ragno un organico da sogno, una vera e propria fuoriserie, con cui vige una sola parola d’ordine: Vincere!

Mister Ragno è consapevole del valore della sua nuova squadra, ma in particolare, è ben conscio della forza indotta dalla tifoseria rossoblu e di che specifiche può avere una vittoria a Taranto, rispetto ad una qualsiasi altra piazza. Senza voler trascurare il campionato di Dionigi perso per motivi gestionali, l’ultima vittoria sul campo del Taranto risale ai tempi della prima esperienza in riva allo Ionio di Aldo Papagni, quando furono determinanti i play-off.

Ci sono diversi parallelismi rispetto a quel campionato. C’è un presidente che ha preso maggiore padronanza della propria creatura e l’ha forgiata a sua immagine e somiglianza. C’è un direttore sportivo che conosce bene la tipologia di campionato, ma nel particolare c’è un allenatore vincente, che ha voglia di arrivare nel calcio che conta e Taranto può essere la sua grande occasione.

Trovare inoltre dei punti in comune tra Ragno e Papagni è molto semplice. Non solo per la forte amicizia e stima reciproca che li lega, ma anche per la terra di origine, visto che Molfetta e Bisceglie non sono poi così distanti. Ma proprio Bisceglie è il punto di unione dei due tecnici, vista la vittoria che Ragno ha ottenuto proprio nella città di Aldo Papagni, che per sempre resterà legato alla città dei due mari.

Ci sono molte squadre che ben stanno lavorando. Bitonto e Casarano su tutte, ma anche Fidelis Andria e Savoia si dimostreranno avversarie non semplici da battere. Il Taranto ha però dalla sua un organico completo e di prima scelta, con gli elementi di maggior spicco confermati, su tutti D’Agostino, Favetta, Manzo e Oggiano ed una serie di rinforzi che alzano in modo marcato il livello di qualità di una squadra che gioverà di un bomber dalle giuste garanzie come Genchi, che tra l’altro conosce bene sia la piazza che il tecnico e che quindi saprà ben ambientarsi.

Genchi, D’Agostino, Favetta, Matute e Guaita, solo a citare i loro nomi viene la pelle d’oca e immaginarli sul manto dello Iacovone consente ai veri tifosi di sognare. Già, perché a prescindere da ogni categoria, il vero tifoso sarà lì, su quei gradoni, con gli stendardi rossi e blu pronto a tifare per i propri beniamini. Anche se sarà ancora Serie D. Perché l’amore per una maglia, va oltre ogni tipologia di campionato e certamente chi sugli spalti non ci sarà, si perderà uno spettacolo assicurato.   

Maurizio Mazzarella