Taranto, le ansie scaturite dal calciomercato

La prima settimana del calcio mercato , almeno quello ufficiale, con il club ionico attivissimo nella kermesse estiva che vede tutte le società intente a creare le compagini che si andranno a confrontare nel prossimo, imminente campionato (inizio previsto 1° settembre), ha portato alla corte di Ragno vecchie conoscenze e nuovi arrivi che, in un certo senso hanno infiammato la piazza.

Si è partiti, per logica, nel mese di giugno, con la riconferma dei cosiddetti "punti cardini"  o reduci della squadra dello scorso anno, dopo un'attenta valutazione sia societaria, ma soprattutto del nuovo tecnico Ragno.

Un'analisi del calcio mercato,  effettuato dal Direttore Sgrona, su precise e nette indicazioni di Ragno, vedono al momento i riconfermati:

D'Agostino, Ferrara (under), Lanzolla, Stefano Manzo, Oggiano e Favetta.

All'apertura ufficiale dl calcio mercato sono giunti a Taranto:

Allegrini, Masi (under), Giappone (under), Luigi Manzo, Genchi.

La settimana appena iniziata dovrebbe portare ulteriori novità in proposito di arrivi perché Ragno e la società di Via Iacovone sono ben consci che bisogna completare la rosa della stagione 2019 - 20,  con tasselli di altissima qualità in quanto l'obbiettivo dichiarato è quello di competere per il traguardo massimo e, quindi, alzare l'asticella della forza, dell'esperienza del gruppo nascente

In questa occasione,  come in altre, pseudo addetti ai lavori, con esperienza comprovata in campo tecnico, anche  nel calcio mercato,  hanno cominciato a pontificare, non sulla bontà dei calciatori arrivati a Taranto, non sul lavoro costante certosino di Sgrona (Direttore sportivo), puntuale , attento e, soprattutto,  uomo dalla bocca cucita (sinonimo di grande serietà), per evitare inutili rialzi nelle trattative e, a volte, l'ingaggio di aste per l'aggiudicazione di atleti d'interesse, bensì, a neanche un quarto dell'opera,  commentare il mercato di altre squadre che IPOTETICAMENTE dovrebbero essere inserite nel nostro girone.

Si è così costretti pure a commentare l'operato del Direttore Sportivo (è uno sconosciuto, non ha la competenza per il mercato di serie D, ha un budget a disposizione limitato, non è amante della comunicazione, è parco di informazioni, ma più che altro d'anticipazioni), dimenticando che questa parte di opinione pubblica, proprio l'anno scorso, di questi tempi, attaccò la società e in special modo Giove, quando annunciò che avrebbe fatto a meno del Direttore Sportivo in quanto le trattative le avrebbe condotto in prima persona.

Apriti cielo, siamo andati avanti, con questo alibi per tutta la scorsa stagione e "l'infausto" , "l'indegno" K.O. di Cerignola (per la cronaca gara che non assegnava nulla, per i nostri colori, causa la famosa preclusione ad accedere a i ripescaggi in prima chiamata) fu attribuito, no a scelte tecniche dell'allora tecnico, no alla giornata storta di alcuni nostri atleti, ma bensì.....udite, udite, alla mancanza di un direttore sportivo che non avrebbe individuato tanto in estate che nel mercato di riparazione invernale, gli atleti giusti a vincere il campionato che poi si risolse a favore del Picerno, per i noti fatti che accaddero nel girone di ritorno e che, al momento, è inutile ricordare.

Quindi, al 9 luglio, non si commenta lo svilupparsi del mercato del Taranto calcio, ma come si è abituati a Taranto si vede.....l'erba del vicino, che è sempre più bella e rigogliosa.

Infatti, sui social qualche bontempone si azzarda in analisi tecniche che riguarderebbero le rose di alcuni nostri probabili avversari di campionato o improbabili, in quanto poi lo potremmo anche dimostrare  come  alcuni di questi club non dovrebbero essere nostri competitors, esercizio facile perché basterebbe leggere, informandosi,  che il girone H, per esempio, quello pugliese, conterà ben 10 formazioni,  rappresentati le sei province della Puglia, e, sicure due, o forse tre, con il Matera, della Basilicata.

Le rimanenti 5/6, proverranno dalla Campania che annovera 9 club, ma potrebbero essere 10, se ripescassero dall'Eccellenza l'Agropoli, ha fatto domanda, club del salernitano,  sconfitto nella doppia finale dal Brindisi, quindi sapere quali formazioni campane verranno inserite nel girone H sarebbe un esercizio arduo,  anche se, per logica, le più meridionali verrebbero inserite nel girone H e suddivise con quelle dirette nel girone I, quindi, per esempio, affermare che il Giugliano, NEO PROMOSSO DALL'ECCELLENZA CAMPANA, finora acquirente di giocatori "stratosferici" per la categoria, risulta un esercizio di equilibrismo dialettico, ma anche un goffo tentativo di sminuire, fino ad ora, il lavoro che  il Taranto sta facendo, tenendo presente che il club ionico non ha il vizio di guardare in casa d'altri , cosa ANTIPATICA E  POCO QUALIFICANTE, perché ognuno deve correre secondo le proprie gambe e  con le proprie forze.

In questi giorni ci si sta riempiendo la bocca e ci si sta "auto impaurendo" per la campagna acquisti  articolata dal Bitonto, quasi un esercizio, da una parte di opinione pubblica, di disistima dei nostri mezzi e delle nostre forze, in pratica un rito vudù  per esorcizzare ipotetici spiriti maligni aleggianti sulla nostra squadra.

La gran parte dell'ambiente sta, al contrario,  mostrando di gradire i  passi del calcio mercato del Taranto e, fin dalle prime mosse, è stato attento ad individuare i "punti fermi" della rosa dello scorso anno, con la conferma, al momento, di sei atleti, ma potrebbero aggiungersi altri, quindi altri over di esperienza garantita con l'ingaggio di under di qualità ed anche loro di buona esperienza.

A fine settimana potrebbero giungere le firme della trattative, ben avviate e qualcuna già definita, come quella di Guaita o, come quella dell'attaccante, l'ivoriano Outtara. 

A centrocampo, il reparto che al momento sembra bisognoso di ulteriori puntelli, a parte l'eventuale ritorno di Bonavolontà, ma qui dipende dalla collocazione della Paganese nel prossimo anno  (serie C per riammissione o serie D per competenza), negli ultimi giorni si sono fatti dei nomi che dovrebbero avere delle conferme, così come in attacco, dove al momento si  annoverano Genchi e Favetta, poi servirebbero due attaccanti (anche se si chiudesse con Ouattara, un altro puntello mancherebbe) e non si esclude, se interpellato, il ritorno di Croce, il Cobra, atleta che lo scorso anno, nelle volte chiamato dalla panchina, ha risolto diverse gare (a Pomigliano e con il Savoia, allo Iacovone, su tutte) portando in dote punti che furono fondamentali, in quel momento per la ricorsa alle posizioni di vertice.

Sugli under sono necessari, innanzitutto, in porta (oltre a Giappone, mancherebbe il dodicesimo, anch'egli under), poi un altro terzino (sostituirebbe Pelliccia, su cui ci sarebbe delle difficoltà per il suo ritorno a Taranto,  visto che la sua società di appartenenza vorrebbe parcheggiarlo in serie C),  ed anche in avanti, in considerazione che quest'anno la quota under è composta da un 1999, due classe 2000 ed un atleta 2001.

I "Principi" dello scetticismo, pessimismo cupo e disfattismo, se ne facciano una ragione.

Il Taranto che verrà lotterà per la promozione diretta  sarà una corazzata o super corazzata,  e come Pirandello intitolò una  sua nota opera teatrale, "Cosi è (se vi pare)", altrimenti, nella massima libertà che la nostra Nazione concede a tutti, al netto del diritto di critica, la domenica si potrà  vedere altro calcio ( a Lecce sarà di scena la serie A), oppure grazie alla magica televisione, stando comodamente in poltrona, con famiglia, suocera ed altro  in  diversa location, ci si potrà gustare le gesta di altri club più titolati e più attraenti.

Il vero tifoso segue sempre la propria squadra, i propri colori, a prescindere della serie che disputa e di chi la gestisce, con  rilevanti  sacrifici personali ed economici, un giocattolo che, una volta,  era pura e semplice passione,  ora è un impegno economico non indifferente e solo una società gestita da un grande tifoso può permettere alla nostra Città, priva di realtà imprenditoriali di livello, di evitare la fine di altre realtà, rimaste impantanate in serie inferiori che sono ben peggio, al momento, anche della serie D.

A qualche novello allenatore, direttore sportivo, addetto ai lavori del calcio mercato, innamorato dell'erba del vicino, sarebbe giusto ricordare, tanto per fare dei nomi, che Lattanzio e Loiodice, lo scorso campionato non hanno permesso al Cerignola di vincere il campionato (da favorita, alla stregua del Taranto), De Vena potrebbe valere quanto D'Agostino, a ha segnato 21 goal nel girone G (ritagliato su misura, lo scorso anno per l'Avellino che ha rischiato nello spareggio con il Lanusei, di perdere la promozione diretta) che sicuramente non può paragonarsi a quello H; Merkaj, albanese di Valona, potrebbe essere un buon attaccante, ma stranamente lo scorso anno, la Gelbison non ne ha tratto grande giovamento, nonostante i suoi 8 goal, nelle 32 gare disputate; Iannini, non è riuscito con la sua esperienza sia pur valida a portare l'Andria nei play off, Alvino , un ex Taranto,  ma lo scorso anno atleta del Savoia di Campilongo, ha terminata la sua esperienza a Torre Annunziata, nonostante i suoi 5 goal nelle 31 gare disputate, così come Colombatti, difensore argentino, che lo scorso anno, a Fasano, ha fatta la sua degna figura con 28 presenze e 3 reti realizzate.

Tiscione è un altro atleta che a Taranto ricordiamo per il goal del 2 a 1 nella semifinale con il Fondi, al termine dei supplementari,  che decretò l'eliminazione dalla finale play off, lenita, successivamente, dal ripescaggio in Lega Pro, però non ha avuto questa grande esplosione (causa anche l'età, 34 anni e che nelle ultime quattro stagioni, a fronte dell 51 gare disputate,  ha realizzato 5 goal) , e Giacomarro del Bisceglie, atleta di prospettiva,  che in 150 presenze in Lega Pro ha realizzato 6 goal.

La Turris che potrebbe rimanere tranquillamente nel girone I, anche se ha confermato il bomber Longo,  deve completare la formazione e  sicuramente il girone calabro siciliano, dove dovrebbe essere nuovamente collocato, lo scorso anno ha espresso il solo valore Bari, dominatore del raggruppamento. a nulla vale affermare che Matera (ma farà la serie D?) e il Foggia (al momento sarebbe più logico pensarlo in Eccellenza) potrebbero dare fastidio ai rossoblu.

Quindi tutti giocatori buoni, sulla carta, ma non profili per il Taranto di Ragno che, avendo le sue idee per schierare la squadra dovrà necessariamente, avere bisogni di atleti di comprovata esperienza, di continuità  e di sacrificio , caratteristiche che non tutti i giocatori presenti sul mercato posseggono. 

Abbiamo, infine, fiducia nel lavoro ancora non completato dalla società e dal Direttore Sgrona, poi con un SANO REALISMO, caliamoci, purtroppo per noi, nel prossimo campionato di serie D, quindi, a bocce ferme, ovvero dopo Ferragosto, potremo valutare con calma, attenzione e  vero spirito d'analisi, la bontà della nostra formazione e confrontarla, sia pure sulla carta,  con le altre. 

Rimiamo in attese di novità già da questa settimana, poi capiremo quali altri tasselli saranno inseriti nello scacchiere Taranto. 

Keep calm! E' il nostro motto.

Fabrizio Di Leo