Taranto, in attesa del centrocampista di qualità

Le prime due uscite del Taranto, ed in particolare il test match con il Francavilla in Sinni , hanno fornito indicazioni importanti sia sul piano della condizione fisica che nell'apprendimento degli schemi che Ragno sta provando dall'ormai 22 luglio, inizio del raduno allo Iacovone.

Nella gara con il Francavilla alcune individualità, di qualità ed esperienza hanno impressionato sia in fase difensiva, su tutti il "gigante" Luigi Manzo, abile nelle chiusure, ma soprattutto in attacco, dove Genchi, Favetta e D'Agostino hanno messo in apprensione la difesa sinnica.

Guaita, sulla fascia è sembrato un treno che in progressione saltava i difensori intenti a cercare di fermarlo, quasi sempre in raddoppio, ma un paio di giocate spettacolari hanno fatto intravedere cosa potrà essere la qualità del gioco in futuro, con i meccanismi, provati e riprovati , automaticamente espressi.

Il centrocampo, rimasto alla guida della coppia Stefano Manzo e Matute, ha mostrato due "mastini", capaci di sradicare dai piedi degli avversari una quantità infinita di palloni, pur con il rischio, concreto, di commettere  falli  duri per la veemenza manifestata , quasi si fosse in clima campionato.

Ecco, sul centrocampo si disquisisce da almeno un mese abbondante, dall'arrivo ed ufficializzazione di Ragno, ovvero la probabile mancanza di un elemento, nella zona nevralgica del campo di un atleta che possa dettare i tempi e variare o modificare gli stessi in funzione sia del modulo che dello svolgimento del match. Subito l'opinione pubblica, ma anche tra gli addetti ai lavori  si è aperto un forum disquisendo sulla figura adatta alle esigenze di una "corazzata" come è la nostra squadra , quest'anno, quindi cercando di individuare l'atleta necessario da inserire nel mosaico stellare (per la categoria) che corrisponde al nome di "Taranto calcio 1927".

Premesso che probabilmente Ragno, riservandosi in seguito (ovviamente non procastinando  molto lo scioglimento della riserva sul giocatore da ingaggiare) di indicare al Direttore Sgrona quale elemento desiderato per ulteriormente alzare il livello qualitativo a centrocampo e rendere impermeabile il settore nevralgico della squadra, al momento, il gioco viene imbastito, da Matute e Stefano Manzo, più il primo a dir la verità, mentre il secondo, aggredendo l'avversario,  impedisce al portatore di palla di ragionare e quindi essenzialmente di rottura delle nascenti trame offensive avversarie. Mancherebbe, dopo aver attentamente osservato le prime uscite, il centrocampista "alla Pirlo", un regista basso che sappia  prende la palla e gli altri due compagni di reparto  che dovrebbero combattere, insomma un giocatore da classico ruolo di "metodista".

Chiaramente, adesso, già nelle prossime tre gare (l'8 con l'Equipe Campania ed il 12, nel triangolare con Rotonda e Castel San Giorgio, in conclusione del ritiro), la sperimentazione continuerà, e comunque domani, con la squadra dei "disoccupati" campani, D'Agostino, a riposo precauzionale, ed il rientro di coloro che erano rimasti fermi con i lucani di Lazic, vedremo sicuramente di scena un altro modulo che potrà applicare il tecnico molfettese, anche con uomini diversi rispetto alle precedenti uscite.

Inesorabilmente si stanno avvicinando le gare ufficiali della stagione 2019 - 2020, iniziando dalla Coppa domenica 25 agosto, ma l'obbiettivo rimane il campionato che, salvo rinvii ulteriori dovuti alla "querelle Cerignola", dovrebbe prendere avvio il 1° settembre prossimo.

Per quella data, esaurito il periodo di preparazione, terminate le ultime amichevoli pre campionato, provati sia gli schemi e acquisita ulteriore forma fisica da parte dei giocatori, la formazione rossoblu dovrà macinare gioco e conquistare più punti possibili perché proprio l'inizio, come ha affermato  il capitano Genchi, potrebbe rappresentare un impatto duro, poiché gli avversari ci aspetteranno al varco e vorranno fare la "classica gara della vita", notoriamente atteggiamento riscontrato in queste ultime due stagioni, ma con il completamento della rosa, la macchina affidata al settore tecnico, innestata la marcia più elevata dovrà, tutto d'un fiato,  tagliare per prima il traguardo del prossimo maggio, magari scortata dagli impagabili tifosi che non si lasceranno pregare nel supportare i ragazzi ionici.

Fabrizio Di Leo