Taranto, Kevin Constant e quelle dichiarazioni da evitare

A poche ore dalla chiusura della sessione estiva del calcio mercato, prevista per venerdì 12, alcuni atleti svincolati, peraltro anche non oggetto di interesse da parte di alcuni clubs, pur di far parlare di sé, sono venuti alla ribalta, in ottica collocamento nelle operazioni "last minute".

Uno di questi nomi, roboanti ed altisonanti, è quello di Kevin Constant, calciatore guineano, naturalizzato francese, un passato con la Nazionale di calcio della Guinea, ma anche del Football Club Sion (Svizzera).  Classe 1987, difensore, con ruolo di centrale, in Italia già noto per aver giocato con Chievo, Genoa, Milan e Bologna (tutte squadre della massima serie), di alta valutazione di mercato che, alcuni siti sportivi , durante la settimana, l'avrebbero accostato sia al Foggia, ma anche al Taranto.

In realtà il club del patron Giove, NON HA MAI AVUTO ALCUN CONTATTO  con il giocatore ed il suo procuratore anche perché,  un atleta di età adulta  (32 anni) con una valutazione consistente ed un appannaggio elevato, sarebbe stato un appesantimento del monte ingaggi ed un'ulteriore ampliamento della rosa (attualmente 29 elementi contrattualizzati).

In una dichiarazione  rilasciata ad un sito specializzato (tuttoseried.com) lo stesso calciatore afferma:

" Io a Palermo e Foggia andrei subito, ma a Taranto e Brindisi no. Voglio giocare dove mi sento amato e ci andrei per la storia e per i tifosi. Nessun contatto con Taranto e Brindisi, stanno solo usando, il mio nome per farsi pubblicità!"

Premesso che il Taranto NON L'HA MAI CERCATO perché, in quel ruolo Ragno è ampiamente coperto, ma il signor Constant NON POTREBBE MAI VENIRE in riva allo Ionio per questi motivi:

1) Ignora la storia del Taranto, 92 anni di calcio, con 32 stagioni  in serie B (seconda serie nazionale italiana), quindi non conosce la tifoseria (la sua passione ed il suo attaccamento in casa e fuori casa) ed ignora la cultura sportiva che alberga nella Città Bimare, conosciuta in tutto il mondo;

2) Il Taranto NON PRENDEREBBE MAI un giocatore svincolato, un "giramondo" con un curriculum  in cui sono presenti tante squadre ed in molte occasioni  si è trovato "disoccupato" (senza squadra) e quindi, sempre in attesa di  prendere un ingaggio "last minute"; 

3) Il Taranto NON ACQUISIREBBE AD UN INGAGGIO SPROPOSITATO,  un' atleta classe 1987, con una condizione sicuramente precaria, visti i periodi di inattività pregressa e quindi per metterlo al passo avrebbe bisogno di tempo,  a campionato ampiamente inoltrato;

4) Il calciatore in oggetto ha usato un'espressione, tipica di un puro e semplice " MERCENARIO", poiché convinto che altre  piazze storiche (Foggia e Palermo), siano il massimo attualmente in cui giocare, tanto che con la scusa della tradizione e del blasone (ma le società, ahimè, sono nuove), in realtà per il buon Constant sarebbero "mucche" da mungere, o olive da  spremere, in quanto disposte, per completare la rosa, a non badare  a spese;

5) IL DISCORSO DI DISPREZZARE ALCUNE PIAZZE (tra cui Taranto) e parlarne bene di altre (Foggia e Palermo), NASCONDE UNA SPECIE DI "RAZZISMO ECONOMICO", cioè la convinzione che piazze conosciute come Taranto e Brindisi, abbiamo SOCIETA' "INDIGENTI" tali da non poter soddisfare le sue pretese, mentre è notorio che proprio queste PIAZZE "IN", provengono  da campionati nazionali (serie B), comunque vetrina, per importanza, immediatamente dopo la serie A, ma come è noto, le stesse si sono ritrovate fuori e a  ripartire dalla serie D, grazie ad una serie di inadempienze economiche sia nei confronti dei tesserati che dei fornitori e della Federazione, tanto da dover essere cancellate, come società, dal panorama nazionale ed approfittare dell'ex Lodo Petrucci per mantenere in piedi il "baraccone " del Circo Barnum, fondato spesso  su basi d'argilla;

6) Il Taranto, NON HA BISOGNO DI FARSI PUBBLICITA', tanto che per comporre la rosa,  la cifra investita, pari a circa 3.000.000 di Euro, indica chiaramente le ambizioni del club rossoblu e, nelle tante interviste,  tutti i componenti dei vertici dirigenziali e tecnici hanno dichiarato quale l'obbiettivo da raggiungere, pertanto gli ionici non possono ESSERE RITENUTI UN " BLUFF", quando sono noti gli obbiettivi da raggiungere da qui, al 3 maggio prossimo;

7) determinate discriminazioni, possono essere spinose, in quanto se lo stesso calciatore accettasse le lusinghe dei cosiddetti clubs "importanti", se dovesse affacciarsi nel girone H ed incrociarsi con il Taranto, allo Iacovone,  sarebbe il bersaglio di una contestazione rumorosa, all'unisono proveniente da ogni settore dello stadio, accompagnata da salve di fischi, per tutta la durata della partita, ma anche nel pre e  post partita, da parte di una tifoseria, molto corretta,  educata, rispettosa di coloro che sono attaccati alla maglia e l'onorano sempre,  platea che, invece, in questa occasione, implicitamente offesa, disprezzata (da chi afferma di non conoscerne la storia e il grado di amore verso i beniamini),  da 26 anni  sicuramente amareggiata,  ma pronta a sfogarsi con la classica contestazione verso chi non conosce e non rispetta l'ambiente calcistico di Taranto.

Signor Constant, grazie per la precisazione (superflua) del suo "non gradimento" della piazza di Taranto, peccato che però la società rossoblu NON L'HA MAI CERCATA E CONTATTATA e che, per la tifoseria, LA SUA PRESENZA SAREBBE SGRADITA E DIFFICILMENTE "DIGERIBILE",  dopo le  forti dichiarazioni rilasciate ad un sito sportivo specifico del campionato di serie D.

Le auguriamo un buon campionato e tutte le fortune ambite, MA LONTANO DA TARANTO, la osserveremo calcare altri campi o stadi dalla televisione o, in casa, allo Iacovone, se lo prevederà il calendario, sicuramente per VEDERLA SUPERATA DAI NOSTRI ATTACCANTI FIONDATI IN PORTA, atleti, quelli del reparto avanzato, da considerasi il classico "pane duro" per i difensori avversari.

Fabrizio Di Leo

N.B. Per onor di cronaca lo stesso calciatore ha ritrattato tutti sui propri profili social affermando di aver subito un attacco hacker: «Chiedo scusa a tutti i tifosi, rispetto tutte le piazze»