Taranto, Ragno verso l'esonero. In pole Dino Bitetto

Il rapporto tra Massimo Giove e Nicola Ragno si era raffreddato da diverse settimane. Già all'indomani della seconda sconfitta interna contro il Sorrento, mai digerito dal numero uno rossoblu, si era iniziato a pensare ad un cambio di rotta. Nonostante tutto, sono arrivate successivamente le sconfitte contro il Foggia, la vittoria corredata da una prestazione non idilliaca contro il Team Altamura ed infine la brutta disfatta contro il Bitonto che ha fatto virare Massimo Giove verso una decisione che a questo punto sembra inevitabile. 

Bocce cucite dopo il 3-0 di Bitonto. Da censura la prestazione dei calciatori contro una squadra di valore, che però andava affrontata con maggiore dignità. Paga l'allenatore, che nonostante il curriculum di spessore, non è riuscito a dare una precisa identità alla squadra, che nell'ultima gara è sembrata distante dal tecnico. Per certi versi, è parso di vedere un remake di Cerignola - Taranto 5-1. 

Paga Ragno dicevamo, messo in discussione probabilmente sin dalla Raffo Cup e che per varie vicissitudini non ha mai lavorato con la giusta serenità. Nel mirino del presidente, c'è anche lo scarso rendimento di elementi come Genchi e Guaita, che non hanno reso per il loro effettivo valore. 

Cambio di rotta a questo punto. L'addio di Ragno apre le porte a Dino Bitetto, vincitore di un torneo con il super Manfredonia e due volte secondo con Cavese e Cerignola. Già conoscitore di Oggiano, Stefano Manzo e Allegrini, anche se il terzo è nella lista degli elementi che hanno deluso. 

Non lascia Sgrona, che gode ancora della fiducia di Massimo Giove. Il presidente valuta nel contempo altri profili, come Calabro e Rigoli. Lontana invece l'ipotesi Panarelli, corteggiato dal Cerignola in caso di esonero di Potenza. 

Da comprendere come si lasceranno le parti. Ragno gode di un contratto esoso, che peserà notevolmente sulle casse della società in caso di esonero. Il tecnico non sembra intenzionato a dimettersi. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore, ma la decisione, per la gioia di qualcuno, sembra ormai presa. A prescindere da tutto, il Taranto perde un allenatore di grande valore tecnico e umano, che però non è riuscito ad imporsi in una piazza ostica ed esigente, dove altri tecnici come Braglia, Campilongo e Cozza non hanno lasciato un buon ricordo. 

Maurizio Mazzarella