Il Taranto, versione Mr.Hyde e Dr Jekyll, soccombente nel primo tempo, rientra in campo, nella ripresa e, con alcuni cambi azzeccati, ribalta il doppio svantaggio, sul filo di lana, passando a Fasano e qualificandosi per i 16esimi di Coppa Italia. Panarelli, in vista dell'impegno di domenica prossima, casalingo, con il Gragnano di Mister Campana, opera un turn over, ampio, in pratica tutti gli 11 atleti schierati e, in campionato, riserve, dei cosiddetti big. La formazione iniziale, che prevede un cambio di modulo (dal solito 4-3-2-1, era impostata con il 3 - 5 - 2), presenta il giovane Martinese in porta, in difesa, Miale, D'Alterio e Albanese, a centrocampo, Pelliccia, Gori, Guadagno, Massimo e Ferrara, con Ancora a supporto di Diakitè. Questo nuovo modulo, non sembra funzionare, perchè, a fronte di un possesso di palla persistente, nessuna azione pericolosa prodotta e qualche sbavatura, in difesa, culminante con il rigore di Corvino, subito, e il raddoppio dell'ex Formuso, a dieci minuti dall'intervallo. Nella ripresa, Panarelli, rimodula la squadra, ritorna al 3 - 4- 2 - 1 e sostituisce Guadagno, Diakitè ed Albanese, con Di Senso, Favetta e Salatino. Proprio lo scugnizzo sarnese, si carica la squadra sulle spalle, sprona i suoi compagni all'attacco e, con un Di Senso incisivo (colpiva una traversa a 5 minuti dal 90esimo), capitalizza due azioni, la prima da rapace d'area, la seconda con una mezza rovesciata acrobatica, nell'angolino basso alla destra del portiere fasanese, Guarnieri. Il Fasano, già in dieci per l'espulsione di Ganci, per doppia ammonizione, crolla mentalmente e, proprio allo scadere, il neo entrato Oggiano (al posto di Miale) con una deviazione di testa, sottoporta, su cross, dalla sinistra di Ancora, anticipava il portiere locale e portava in vantaggi i rossoblu, nella porta, alle cui spalle erano sistemati i tifosi locali. Stadio ammutolito (circa 1000 spettatori, di cui circa 200 provenienti da Taranto), dalla parte biancazzurra e l'espulsione di Montaldi, subentrato dalla panchina, è la classica bandiera bianca, simbolo di resa al cospetto dei più titolati avversari.
Un Taranto, quindi dai due volti, con un primo tempo dove gli under hanno fatto la loro parte in modo ampiamente sufficiente, mentre nel secondo tempo, a parte il giovane Salatino, i big subentrati, hanno impresso il timbro sul cartellino del successo e sulla qualificazione al turno successivo della Coppa Italia. Neanche il tempo di rendersi conto dell'impresa effettuata stasera (rimonta di due goal e vittoria per 3 a 2, senza passare dai calci di rigore), che giovedì, si apre con il canonico appuntamento, per la rifinitura di fine settimana.
Grazie ragazzi, per averci messo il cuore e buttatolo oltre l'ostacolo, anche se, magari, in futuro, si cerchi la gloria, seguendo percorsi classici e non vie alternative che mettono a dura repentaglio le coronarie.
Fabrizio Di Leo