Taranto, la tifoseria è pronta per il mese di fuoco

foto Franco Capriglione
La gara di domenica prossima, casalinga contro il Gravina, inaugura un mese definito "di fuoco", per la compagine rossoblu. I ragazzi di Panarelli, infatti disputeranno nove gare in trentasei giorni, con la cadenza di una gara ogni tre giorni. Come detto si inizierà domenica, con il Gravina, affrontando la formazione murgiana con una squadra molto rabberciata per via delle assenze di Manzo, Marsili, Diakitè, Salatino , Pellegrino, oltre a D'Alterio ed Araldo, ai box da alcune settimane. Nonostante tutto, proprio il Taranto dovrà sopperire alle assenze dando fondo alle energie valide a superare questo momento di parziale difficoltà e quindi coloro che andranno in campo dovranno dare il massimo affinchè i rossoblu si presentino, nel successivo derby, ostico, duro, ma con dolci ricordi, ovvero quello della semifinale play off della scorsa stagione. 

Ad Altamura, mercoledì 14, Panarelli sicuramente recupererà Manzo (dopo aver scontato la giornata di squalifica), ma si augurerà in una riduzione dello stop a Marsili (dovrebbe scontare la seconda giornata), ma fondamentale sarà capire l'esatta entità dell'infortunio che ha già costretto il portiere Pellegrino ad essere sicuro assente per tre partite (due oltre ala gara sospesa). Attenzione anche per l'under Salatino, il matador di Torre Annunziata, anche lui vittima di un infortunio stagionale settimanale. Nella trasferta altamurana, decisiva sarà l'apporto dell'impagabile tifoseria che già lo scorso 13 maggio (nella semifinale unica), presente in maniera numerosa, dette una spinta psicologica che permise al Taranto di espugnare il campo dei biancorossi per 2 a 0 (doppietta di Marsili). Domenica 18, i rossoblu torneranno in casa, dove incroceranno le lame con la Gelbison, incontrando la squadra salernitana, capace in trasferta di blitz, quali ad esempio le vittorie ad Altamura e Nardò, che l'hanno proiettata, in classifica, all'8°posto. 

In questa occasione, primo triduo di match, la tifoseria dovrà rappresentare il 12°uomo, perchè il calore e la passione possano sostenere i rossoblu sempre, ma trascinante per l'11 in campo. La domenica seguente, 25 novembre, i rossoblu si recheranno a Nardò, trasferta ostica, in questi ultimi anni, ma sicuramente orfani degli impagabili supporter, in quanto il viaggio in casa neretina, è da sempre vietata, per scorie del passato tra le due tifoserie. Il mercoledì agonistico, 28 novembre, vedrà il Taranto, impegnato nel recupero, a Fasano, in questa occasione si spera con tutti abili ed arruolabili, per riprendere, il filo interrotto, lo scorso 4 novembre, causa l'infortunio al direttore di gara. I tifosi, almeno quelli che non avranno impegni lavorativi dovranno, nuovamente, avere il compito di supportare i ragazzi rossoblu, al fine di realizzare il nuovo colpaccio. 

Il mese di dicembre si aprirà, domenica 2, con il match interno con il Francavilla in Sinni, di mister Lazic, squadra sorniona, capace di alternare buone prestazioni (1 a 1 ad Altamura) a sconfitte evitabili, ma non per questo dolorose, come a Nardò, domenica scorsa, per 0 a 1. Anche in questa occasione il pubblico dello Iacovone, che si spera compatto e caloroso, dovrà incessantemente sostenere i colori rossoblu, nella speranza anche i risultati provenienti dagli altri campi siano premianti. Domenica 9, nuovo viaggio per i ragazzi di Panarelli si recheranno in Campania, ad Ercolano, contro il Granata, per affrontare una squadra che al momento ha parecchie difficoltà e la classifica ne da ampia dimostrazione. Dopo la trasferta ercolanese, il Taranto mercoledì 12 dicembre avrà il big match con l'attuale capolista Picerno, temibile fuori dalle mura amiche, (vittorie a Gragnano, Nola e Gravina), ma il fiato dello stadio tarantino sarà sicuramente determinante a spingere il pallone in rete e si spera che i tifosi siano presenti in buon numero per portare la squadra a mettere uno dei sigilli, importanti, della stagione 2018 - 2019. 

Quindi il 16 dicembre, ancora una esterna contro il Pomigliano in campo neutro (Mugnano?), lo scorso anno capace di infliggere una batosta, per 3 a 0, alla squadra dell'allora mister Cazzarò. Questa disamina sugli impegni delle prossimo mese calcistico, ha suscitato numerosi commenti e forum tra i tifosi, per strada o nei bar, con alcuni quesiti che ovviamente meriterebbero delle risposte. I quesiti, al netto della passione e delle speranza ed aspettative coltivate dai fan rossoblu, sono: Quanti punti può conquistare il Taranto, nelle prossime tre gare, mini step dei prossimi 36 giorni di campionato? Quali le trasferte che potranno essere seguite liberamente, senza prescrizioni di sorta? Quali potranno essere le iniziative della società, rivolte alla tifoseria, per trascinare più gente nelle gare allo Iacovone? Quali potranno essere le risultanze dal mercato di dicembre, in termini di campagna di rafforzamento, per la volata da iniziare nel girone di ritorno? 

Andando in ordine. Il primo step di tre gare, due casalinghe ed una in trasferta, dovrebbero essere affrontate per acquisire il massimo, ovvero 9 punti, in maniera tale che la squadra possa essere ancorata alle posizioni di vertice. Non dipenderà solo da lei, ma anche dal percorso che sosterranno Picerno e Cerignola, attuali antagoniste, e club che precedono in classifica i ragazzi di Panarelli, ma se "vincere aiuta a vincere" e la rosa, comunque ampia, offre una varietà di soluzioni sia come modulo (a cui il mister è molto pignolo) e anche negli interpreti (una volta recuperati tutti, ci sarà solo l'imbarazzo della scelta). Importante sarà prestare attenzione a tutte le gare, e ad Altamura in particolare, non bisognerà cercare, a tutti i costi sogni di gloria, e comunque basilare sarà conquistare punti (anche uno in trasferta può andare bene se sussistono condizioni particolari). 

I tifosi saranno anche loro impegnati in un lungo peregrinare, in trasferta, ma bisognerà vedere dove potranno recarsi. Sicuramente a Nardò sarà molto difficile vedere i supporter ionici, sarà vietata la gara sul neutro dove si recheranno i rossoblu per affrontare il Pomigliano, mentre possibilisti si può essere per Altamura, Fasano ed Ercolano. Si dovrà tifare e l'educazione dovrà contraddistinguerci anche nei confronti di provocatori che in determinati campi si trovano facilmente, quindi cercare di evitare di far prendere delle sanzioni pecuniarie alla società e quindi il sostegno dovrà essere stile Torre Annunziata, ove i trecento al seguito hanno impressionato persino la stampa locale. Ogni anno, di questi tempi, i tifosi e gli sportivi chiedono una revisione dei prezzi dei biglietti e l'introduzione dei pacchetti, scontati, che possano portare allo stadio anche le famiglie. 

All'arrivo del Presidente Giove, al timone del Taranto, la presenza della tifoseria era molto scarsa e le presenze, sugli spalti dello Iacovone, erano limitate ad un zoccolo duro, con discrete defezioni. In alcune gare la società praticò prezzi simbolici, Cavese e Cerignola per esempio nel girone di ritorno, ma i prezzi imposti dalla vecchia società erano ritenuti leggermente elevati, rispetto allo spettacolo offerto, in considerazione che veniva da una dolorosissima retrocessione, condita da una grandissima amarezza per non aver goduto di una sacrosanta riammissione in serie C. I prezzi, obbiettivamente, sono molto contenuti, ma la società in sede di campagna acquisti ha operato degli sforzi economici non indifferenti e considerando il monte debiti ereditato dalle precedenti gestioni, chiedere ulteriori agevolazioni sotto forma di pacchetti famiglie o altro, appare molto azzardato. 

La società, sicuramente, nelle partite che contano, nei cosiddetti big match, potrà ritoccare i prezzi, ma molto conterà la classifica del momento, calamita capace di attrarre sostenitori, anche, e soprattutto, dalla provincia. Anche perchè oltre questo argomento, riproposto ogni anno in questo periodo, la tifoseria si divide sui nomi di eventuali rinforzi, diremmo graditi alla piazza (ma a Panarelli?) e quindi via al fantacalcio. Tanti nomi, tutti altisonanti, ma la società è stata chiara anche come il buon mister. Giungeranno a Taranto atleti che veramente potranno e dovranno fare la differenza, insomma il quid in più, utile a migliorare la qualità e la compattezza della rosa, e sorpassare le dirette avversarie, anche in quantità. 

Non servono nomi, tanto per allettare il palato dei tifosi, non servono nomi per fare cassa (campagna abbonamenti chiusa da due mesi e presenze domenicali in numero standard), o per appesantire il monte ingaggi, visto la mission di appianare il pacchetto debiti ereditato dalla passata gestione nonchè scorie rinvenienti da quelle precedenti. La società ha comunque già sondato il mercato, trovato accordi che saranno ufficializzati quando le norme lo consentiranno, ma al momento tutto top secret per evitare le normali manovre di disturbo, atte a far lievitare i costi o a far saltare accordi e trattative da formalizzare. Quindi la tifoseria dovrà stasera tranquilla e fare la sua parte sostenendo come sempre fatto finora, i rossoblu, già da domenica prossima dove i vessilli, dovranno sventolare per tutta la gara e alla fine accomunare con gli applausi i nostri generosi calciatori. 

Fabrizio Di Leo