Rosario Biondo, "Taranto è la mia vita. E' stato il mio trampolino di lancio"

Archivio Storico Franco Valdevies - foto Ninni Cannella
Noi della redazione di Giornalerossoblu.it abbiamo intervistato telefonicamente l’ex difensore rossoblù Rosario Biondo, che commosso ci ha raccontato i suoi ricordi più belli passati a Taranto e nella sua carriera.

Rosario Biondo (Palermo, 26 agosto 1966) è un ex calciatore italiano, di ruolo difensore. È cresciuto calcisticamente nel Palermo, con cui ha esordito quando aveva appena 17 anni. Passato al Taranto, dove è autore di una promozione in serie B, esordisce in Serie A nella stagione 1988-1989 con la maglia del Como, il 18 dicembre 1988 in Como-Fiorentina (3-2); a fine stagione la squadra retrocedette e Biondo rimase nella rosa. Si trasferì poi al Bologna, in Serie A, dove ottenne un'altra retrocessione. Nella massima serie giocò anche con il Lecce. A 46 anni è tornato a giocare nella Mondelliana, squadra del suo quartiere d'origine militante in Seconda Categoria. 
Archivio Storico Franco Valdevies - foto Ninni Cannella

Potrebbe raccontarci i suoi ricordi più belli di Taranto e di quelle stagioni passate in serie B con i rossoblù?

Ho dei ricordi meravigliosi, non ci sono parole per descrivere quell’esperienza in rossoblù. Dentro di me c’è un amore nei confronti del Taranto, poiché questa piazza mi ha dato veramente tanto, essendo stato il mio trampolino nel calcio, Taranto è la mia vita. 

Lei crede che la compagine Ionica potrà recuperare questo gap con Picerno e Cerignola?

Spero che il Taranto possa recuperare, i rossoblù stanno andando già bene e devono arrivare al conseguimento dell’obiettivo prefissato a inizio stagione, gli altri non contano. Il Taranto ha la città rispetto alle altre compagini, e questa potrebbe essere una risorsa in più. Io con i miei ex compagni vorremmo fare una rimpatria per gioire tutti insieme dei successi dei rossoblù.

Archivio Storico Franco Valdevies - foto Ninni Cannella

Il Taranto non prende goal da ben cinque giornate, quanto è importante, secondo lei da gran ex difensore, la fase difensiva per vincere un campionato?

La fase difensiva è molto importante per vincere un campionato, poiché in questo caso si caricano sempre di più sia la linea difensiva che il portiere. Queste situazioni sono fondamentali perché possono portarti sempre più in alto nella classifica. 

Vorrebbe raccontarci i suoi ricordi più belli della sua carriera, dato che ha giocato con squadre importanti, come Taranto, Lecce, Como, Bologna...?

Tanti sono tantissimi, ricordo in particolare la promozione col Taranto in serie B, poiché ero ancora ragazzino ma vedere quella curva e quella gente che ci sosteneva ogni domenica, a pensarci ancora mi viene da piangere, poiché entrare in campo ti metteva i brividi. Taranto è stato il mio trampolino di lancio e mi ha dato la forza di affrontare altre esperienze. Ricordo la coppa Uefa con il Bologna e altre situazioni, ma il mio cuore appartiene a Taranto, ricordatevelo.
Archivio Storico Franco Valdevie - foto Ninni Cannella

Cosa c’è nel futuro di Rosario Biondo?

Ora alleno una squadra di Eccellenza qui in Sicilia, ma mi piacerebbe ritornare a fare l’osservatore come lo facevo a Lecce, ad osservare i giovani ragazzi e lavorare per squadre di alti livelli.

Cosimo Lenti