Serie D/H, gli orari ballerini delle gare domenicali

I campionati che si svolgono a tutti i livelli sono finanziati dalle tasse gare versate dalle società partecipanti a quel torneo. Un aspetto fondamentale che deve essere garantito in ogni sua piega è quello della eguale competizione tra tutti  i club.

Ora, dall'inizio della stagione, le tre società  con maggiori aspirazioni di successo all'esito finale del campionato, ovvero Picerno, Cerignola e Taranto, quando queste giocano contemporaneamente, ognuna  in casa, non iniziano i loro match allo stesso orario. In effetti diciamo che il Taranto, quando le sue antagoniste giocano tra le mura amiche, inizia i suoi incontri sempre almeno mezz'ora prima, se non alcune ore in anticipo, avendo in termine di tempo uno svantaggio poiché il diretto competitor, con un vantaggio di mezz'ora,  può realisticamente, ed accertato anche in occasioni passate, gestire i risultati e capire fin dove spingersi.

Domenica prossima, per esempio, il Picerno (società che, ricordiamo, rifiutò sia il posticipo d'orario, alle ore 20,30 nello scontro diretto di Taranto, ma anche un posticipo di mezz'ora, dalle 14,30 alle 15.00, adducendo motivazioni, talmente banali che non furono neanche oggetto di commento), posticiperà il suo incontro dalle 14,30 alle 15,00,  dimenticando che in passato, su precise richieste di altri club ospitanti, vi era stato un "netto rifiuto" sostenendo che  essendo inverno i propri atleti non erano abituati alle luci artificiali ( che domenica potranno essere accese, visto che il termine dell'incontro sarà presumibilmente intorno alle ore 17,00 e sempre al netto delle condizioni climatiche) e al clima freddo (considerando la posizione geografica della località lucana, circondata dai monti dell'Appennino Calabro - Lucano e vicino al capoluogo di regione, Potenza). Non di meno è il comportamento del Cerignola, che in svariate occasioni, soprattutto nelle coincidenze casalinghe con il Picerno ha la tendenza di spostare gli orari, allineandoli a quello dei lucani, avendo così una coincidenza  di conclusione  che così non agevola nessuna delle due contendenti.

In tutto questo  balletto viene così danneggiato il Taranto, nonché la sua tifoseria, e se,  è vero  che le carte federali prevedono la contemporaneità obbligatoria nelle ultime giornate di campionato (due o tre a secondo della serie), è pur vero che il buon senso dovrebbe prevalere nelle stanze della LND, proprio per quel principio di garanzia verso tutti i club che versano tasse gare e fideiussioni in egual misura.

Una corrente di pensiero, invece,  afferma che se un team è forte per le sue qualità e doti tecniche anche se vi sono queste disparità organizzative, le stesse non incidono sul risultato finale. In effetti il Taranto calcio attualmente è in queste condizioni, ovvero un team forte, uscito rafforzato dalla campagna invernale del calcio mercato, ma la società farebbe bene a non fidarsi troppo,  in quanto il risveglio dal sogno, che attualmente il popolo rossoblu sta vivendo, oltre ad essere deleterio potrebbe rappresentare l'ennesima beffa subita dalla Taranto sportiva, già angustiata da una miriade di problemi.

Attendiamo con i cuori palpitanti che il club rossoblu, intento a sforzi immani e sacrifici enormi sia a carattere organizzativo  che  patrimoniale, ci traghetti nel mare della serie C, dove non vi siano i marosi della serie D, che in questi lunghi anni ci hanno sballottato come un guscio di noce tra i flutti di mari tempestosi.

Fabrizio Di Leo