Taranto, nuova trasferta vietata per la tifoseria ionica: ora basta!

La città di Taranto, nella storia è stata una dei centri più importanti della Magna Grecia.

Capitale della cultura magno - greca il popolo tarantino ha costituto un nucleo che nel corso dei secoli ha trasmesso cultura e tradizioni, alcune dell quali sono state tramandate di padre in figlio.

Vendo ai nostri giorni, la tifoseria ionica è una delle più passionali d'Italia, soprattutto è composta da persone per bene, sportivi appassionati dei colori rossoblu, giovani, anziani, donne, uomini di tutte le età che la domenica coniugano l'vento sportivo alla conoscenza delle città ove si reca il Taranto per l'incontro di campionato. E' vero che purtroppo in questi ultimi anni, una minoranza di persone, per lo più gente non amante dello sport e del calcio, recandosi in trasferta ha pensato a tutt'altro facendo danni sulle autostrade o cercando il contatto con le tifoserie, storicamente rivali. A dir la verità da alcuni anni le trasferte consentite alla tifoseria ionica si potrebbero contare sulla punta delle dita delle mani, in quanto spesso e volentieri chi garantisce l'ordine pubblico ha scelto la strada più facile ovvero non organizzare la tutela del'ordine pubblico, visto che la presenza delle tifoseria locale, nella mentalità delle autorità che tutelano l'orine pubblico , senza ospiti, dovrebbero garantire la tranquillità.

Le motivazioni per cui spesso si vietano le trasferte è perché l'arrivo della tifoseria rossoblu sarebbe un grave rischio per l'ordine pubblico in occasione dell'evento calcistico.

Domenica prossima, in occasione della gara Gravina Taranto, il Ministero prima ha proposto l'incontro come "gara campione", poi ,a sorpresa la Questura di Bari ha vietato la stessa per grave rischio di ordine pubblico.

Prima domanda: ma nell'unico precedente, avvenuto lo scorso campionato quando il Taranto vinse per 1 a 0, quali sono stati gli avvenimenti che hanno fatto emergere la convinzione del divieto in questa stagione?

Seconda domanda: l'impianto gravinese è dotato di una gradinata, dove tra l'altro nella passata stagione furono accolti i tifosi rossoblu che si comportarono in modo elegante e non ci fu nulla da segnalare, quindi perché chiuderlo alla tifoseria ospite, oltretutto opposta alla tribuna riservata ai sostenitori locali?

Terza domanda: perché vietare la trasferta visto che il percorso da Taranto a Gravina , e ritorno, non implica tragitti che attraversino o siano vicini alla città di Bari, o di Andria o di Bitonto (trasferte ultimamente tutte vietate), anzi si passa d a altre dorsali appulo lucane , abbastanza lontane dai centri pugliesi ritenuti a rischio, se vi fosse incontro tra tifosi?

Quarta domanda: come mai le trasferte alla tifoseria barese è sempre consentita, nonostante a fine ottobre abbiano creato scontri , a Messina, con la tifoseria peloritana tanto da far emettere dei Daspo ai responsabili della tifoseria barese, indicati come responsabili degli scontri?

Quinta domanda: come mai all'andata fu consentito alla tifoseria gravinese di accedere allo Iacovone ? Non sussistevano, allora, gravi rischi per l'orine pubblico, visto l'arrivo di circa 150 tifosi al seguito della formazione murgiana?

L'ordine è perentorio, danneggiando, in termine di sostegno alla squadra, immagine ed economico, i rossoblu, ma il divieto è per i residenti in Taranto e provincia, non per i cosiddetti "fuori sede", che anzi dovranno fare il biglietto e recarsi in numero consistente per sostenere il Taranto, sopperendo all'assenza dello zoccolo duro dei trasfertisti in questa nuova prova  difficile,  perché ricca di incognite, ma ormai, gettata la maschera si dovrà guardare in viso tutti gli avversari e non farsi nessun calcolo e ragionamenti particolari poiché le prossime gare andranno tutte vinte per tenere accesa la fiammella della speranza di giungere primi,  il prossimo 5 maggio, ultima della fase regolare della stagione 2018 - 2019.

Fuori sede, di ogni parte d'Italia, la squadra vi chiama a presenziare sugli spalti dell'impianto di Gravina,  a sostenerla per tutti i 90 e passa minuti, ma fondamentalmente aiutarla conquistare tre punti che potranno essere importanti, all'ultima giornata, a fregiarsi della corona d'alloro che l'atleta Icco, portò con orgoglio, al termine dell' Olimpiadi antiche, dopo aver vinto alcune discipline dell'epoca. 

Chiaramente da questo blog, l'invito viene rivolto alla Società che faccia e compia gli adeguati passi sia al Ministero dell'Interno che agli organi collegati all'Ente ministeriale, per consentire al popolo rossoblu di affrontare le prossime trasferte ed in particolare quella di Picerno, madre di tutta la stagione dei colori rossoblu, il Giovedì santo, 14 aprile.

Spartani, gettate il cuore oltre l'ostacolo e ritornate a Taranto vincitori, il pubblico vi aspetterà, al ritorno, all'entrata dello stadio per festeggiare e gioire con voi dell'eventuale risultato positivo.

In  "bocca al lupo"!

Fabrizio Di Leo