Serie D/H, ora è ufficiale: ci sarà anche l'Audace Cerignola

Ieri, 9 settembre, presso il Tar Lazio, oggi, 10 settembre, la sentenza che pone fine  - temporaneamente - ad una vicenda cominciata a metà luglio:

il Tribunale Amministrativo (sezione Prima Ter) come da dispositivo:

"accoglie la domanda cautelare e per l'effetto: sospende i provvedimenti impugnati;  fissa per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del giorno 11.2.2002 (11 febbraio)"

Così ha deciso il Collegio presieduto da Germana Panzironi, che dunque "sospende l'efficacia delle determinazioni del Collegio di Garanzia del Coni", le quali avevano per tre volte dato ragione all'Audace Cerignola con la domanda di immissione nell'organico della serie C 2019/2020.

Fissazione della nuova udienza, a parte, il Cerignola dovrà disputare il campionato di serie D girone H, cercando di conquistare sul campo quanto, dalla sua parte, "ingiustamente tolto", ma l'impresa, a partire  dal tempo, qualità della formazione, guida tecnica e calendario, non sarà affatto facile.

Sì perché la squadra del patron Grieco, ancora in fase di costruzione, domani 11 settembre, esordirà nella nuova stagione, e precisamente in Coppa Italia, affrontando un Gravina già discretamente rodato, per il 1° turno (la vincente affronterà il Taranto, n.d.r.), ma per quanto riguarda il campionato  gli ofantini  sono attesi da un "tour de force" micidiale ovvero:

15 settembre  A. Cerignola - Grumentum

18 settembre  A. Cerignola -  Casarano    (mercoledì)

22 settembre  Brindisi - A. Cerignola

25 settembre  F. Andria - A. Cerignola      (mercoledì)

29 settembre  A. Cerignola - Foggia

insomma, quindici giorni di fuoco per i ragazzi di mister Potenza.

Dicevamo l'aspetto tecnico. Il patron Grieco, come dichiarato ai media, per la campagna acquisti del calcio mercato (che per gli svincolati termina, perentoriamente,  il prossimo 13 settembre) preferisce acquisire giocatori non svincolati, ma atleti che siano pronti atleticamente, contattandoli sia pure sotto contratto con altri clubs.

I casi clamorosi di Loiodice (ex Cerignola, messo sotto contratto al Bitonto, poi,  dopo aver svolto la preparazione ed il precampionato  con la formazione di Taurino, ha  preferito la rescissione e quindi di nuovo firma a Cerignola)  e dell'under difensore Nives (ex Savoia, sotto contratto ad Andria con cui ha svolto la preparazione e parte del pre campionato, quindi rescissione con il club del presidente Roselli e firma per il Cerignola), attestano la violazione di un codice etico, non scritto, ma tacitamente rispettato da tutte le società di quarta serie, tranne proprio dal club cerignolano che, tra l'altro, ha provato pure con il nostro difensore Jmmy Allegrini, tentativo però andato a vuoto perché il giocatore, avendo una statura morale , oltre che tecnica, non indifferente ha declinato l'invito rimanendo nel club ionico, comportamento sinonimo di serietà e soprattutto grande correttezza.

Adesso, il problema del club ofantino è capire se la guida tecnica è all'altezza del progetto Grieco, ovvero possa condurre una Mercedes (quasi fosse il novello Hamilton del girone H), ma, soprattutto, se riuscirà nell'impresa, molto, ma molto ardua, di trovare sul mercato le pedine under, utili a potersi amalgamare con il resto della rosa, per garantire un campionato di vertice che dovrebbe concludersi con la lotta al primato.

Senza un'adeguata palla di cristallo, in questa giornata in cui  ha parlato  solo il Sindaco Metta che, in un video messaggio, ha espresso la sua amarezza per l'ipotetica "ingiustizia subita", non sappiamo cosa farà , nell'immediato, il patron Grieco,  ma nel contempo lo stesso Primo Cittadino ha perso quella sicurezza che sui social lo aveva invogliato ad essere irriverente nei confronti della Città di Taranto e della sua tifoseria.

La Società, comprensibilmente assente in queste ore di grande amarezza dopo aver festeggiato ben tre volte la "promozione alla serie C" con l'insaziabile tifoseria, in fibrillazione fin dal 19 maggio scorso, quando superò la squadra di Panarelli, con un roboante, e mortificante per noi  5 a 1, dovrà necessariamente modulare la programmazione e capire, giocatori alla mano, a cosa poter ambire.

Nelle settimane scorse, la tifoseria aveva già espresso la sua delusione, sottoscrivendo un numero "misero" (alcune centinaia)  di abbonamenti, effetto dovuto inizialmente sia all'amarezza che ad un aumento dei prezzi, apparso ai più ingiustificato (vista la mancanza di certezza della serie che si sarebbe disputata), tanto che il patron Grieco, manifestando la delusione, mandava un messaggio che  lasciava presagire come nel tempo, senza preavviso,  avrebbe maturato la decisione di passare la mano.

Ora, bando alle chiacchiere, al netto della prossima udienza, che non potrà  modificare lo status del Cerignola, quale 18^ squadra del girone H della serie D stagione 2019  2020, potremo finalmente parlare solo di calcio e la lezione, per tutti,  rimarrà  sempre quella di "non cantare vittoria, prima di averla conquistata", anche perché, realisticamente, in questa vicenda hanno perso tutti:

a) il Cerignola per l'impossibilità di disputare il tanto agognato campionato di serie C;

b) la Federazione che nel pastrocchio combinato si è imbucata in una torrida estate dentro le aule della giustizia sportiva ed amministrativa;

c) la Lega Pro, che per la cocciutaggine del Palazzo, giustamente alla fine ha privilegiato le squadre di serie C (4 riammissioni)  a sfavore della serie D (2 ripescaggi, sia pure eccellenti come Modena e Reggio Audace);

d) Il campionato, in particolare il girone H,  che  ha dovuto rinviare le prime due gare del Cerignola nonché il primo turno di Coppa Italia, fornendo graduatorie ed accoppiamenti "zoppi", tali da non poter definire un primo giudizio completo tecnico, alterando il decorso dello stesso campionato, in quanto il Cerignola, dovendo esordire con un match di livello ed impegnativo con il Casarano,  si troverà, domenica 15,  ad affrontare un avversario di medio livello, ma comunque una neo promossa in serie D.

Insomma una "ecatombe" totale, ma la speranza che domenica prossima, tornado alla normalità, non si parli più di fattori extra calcistici, antipatici, dubitativi e fuorvianti del puro risultato sportivo che solo il campo dovrebbe dare come verdetto. 

Buon campionato, a TUTTI, ma proprio a tutti, e domenica, allo Iacovone, sosteniamo in massa il nostro beneamato Taranto che avrà necessità del supporto della tifoseria dopo l''exploit di Casarano.

Fabrizio Di Leo