Bertuccelli, "Il distacco dalla vetta è importante. Il Taranto sta facendo comunque bene"

Ha vestito la maglia del Taranto negli anni passati sia in Serie B che in Serie C: stiamo parlando di Mister Salvatore Bertuccelli con il quale abbiamo parlato del “suo” Taranto e di quello attuale.

Cosa fa oggi Bertuccelli dopo le esperienze da allenatore in seconda sulla panchina del Taranto?

Da qualche anno non alleno; ho aperto un'attività a Taranto. Sono un po' uscito dal mondo del calcio, anche se la speranza che arrivi qualche chiamata da qualche società c'è. Si tratta comunque di un ambiente nel quale ho trascorso tanti anni e dal quale se ne esce a fatica.

Cosa ne pensi del cammino del Taranto in questo campionato?

Non lo seguo in prima persona ma un po' indirettamente. So che nel girone di ritorno ha disputato un grande torneo e che poi purtroppo ha perso a Gravina contro una squadra che probabilmente era con l'acqua alla gola e ci ha messo più grinta. Queste cose nel calcio accadono spesso. Si è trattato, a mio avviso, di un calo mentale; il Taranto si aspettava una partita più abbordabile.

Adesso, in attesa del verdetto sul punto di penalizzazione, i punti di svantaggio dal Picerno sono 8 a 7 giornate dalla fine. Può ancora il Taranto dire la sua?

Nel giro di un mese e mezzo il Taranto si è visto recuperare 6-7 punti. Questo è davvero un peccato; penso che anche mentalmente rincorrere sia difficile. Forse la società avrebbe potuto dirimere la questione dei pagamenti agli ex calciatori in altro modo. Già il campionato è difficile; se poi si aggiungono anche delle penalizzazioni diventa tutto più complesso.

Il problema non è solo guardare a se stessi ma anche in casa altrui, bisogna vedere cosa fanno le altre squadre. La speranza rimane sempre; sappiamo tutti come vanno le cose ma, essendo realista, le cose si complicano.

Del presidente Giove che ricordi hai? Come giudichi il suo operato in questo primo anno di gestione?

Lo conosco dai tempi di Pieroni, quando tornai a Taranto. Inizialmente ha fatto bene; adesso con questo punto di penalizzazione si poteva pregiudicare tutto. Sicuramente non ci voleva ma, conoscendolo, credo alla sua buona fede e mi auguro che il punto venga restituito. Ha avuto il merito di riportare la gente allo stadio, ha costruito una buona squadra. Non gli si può dare addosso.

I tifosi vogliono vincere e la pressione non manca. Tu sei stato sulla panchina del Taranto in qualità di vice. Come si gestiscono le aspettative di questa tifoseria?

Ho giocato nel Taranto, sono stato su quella panchina. Taranto è una piazza difficilissima. Anche quando giocavo io in Serie B i tifosi ci chiedevano la Serie A. Per affrontare questa cosa ci vuole una forte personalità della società e di tutte le componenti che le girano intorno. Bisogna isolarsi dal resto dell'ambiente perseguendo i programmi prestabiliti.

Che ricordi hai dei gol realizzati con la maglia del Taranto anche in Serie B?

Delle tre esperienze avute con il Taranto ricordo con piacere quella della Serie B. Feci qualche gol e la soddisfazione di segnare nel Taranto in B è immensa, considerando anche il grande pubblico che c'era. I gol sono importanti in tutte le categorie; ho giocato con gente che ancora adesso gira nel mondo della Serie A, sono stato fortunato. Il calcio mi ha dato l'opportunità ti fare della mia passione il mio mestiere.

Andrea Loiacono