Cerignola - Taranto: è finale play off! Iniziata la lunga settimana di passione

Il Taranto, con una prestazione decisa, ha battuto il Bitonto e si è assicurato la quarta finale play off (da quando milita in serie D) nelle ultime cinque edizioni a cui ha partecipato. E' stata una gara che, alla vigilia, sembrava dover portare qualche problema a Panarelli, viste le notorie assenze di Pellegrino ed Esposito, a cui si è aggiunto il forfait di Marsili, per un ematoma al polpaccio di difficile riduzione. Alla luce di queste defezioni, nonostante gli atleti rientrati dai turni di squalifica, il tecnico rossoblu optava per una formazione a due punte che gli garantiva una mole di gioco interessante. 

Il Bitonto, d'altro canto, aveva impostato la gara secondo l'unico risultato utile, ovvero la vittoria e, per questo motivo, le speranze ospiti erano nei piedi del bomber Patierno, leader dei marcatori del girone H, e dello sgusciante Turitto, atleta dai sette polmoni. Inizialmente il Taranto ha cercato di imporre il proprio gioco, ma la svolta si è avuta dopo nove minuti , quando a seguito di un infortunio (muscolare?) ad Oggiano, Di Senso, chiamato in campo per sostituirlo, ha sfoderato una prestazione che ha cambiato, paradossalmente, il volto del match e, infatti al 20', il caparbio Sebastian se ne andava sulla fascia destra, saltando il bitontino Cappellari, quindi dopo la respinta del difensore che anticipava Favetta, lo stesso Di Senso recuperava e dal fondo crossava una palla che Croce, in anticipo, incornava superando il portiere Figliola. 

Il vantaggio maturato, probabilmente nel miglior momento del Bitonto, galvanizzava i rossoblu apparsi solidi e soprattutto concentrati, poi Antonino chiudeva su Terrevoli, quindi D'Agostino realizzava il 2 a 0, sfruttando un'indecisione difensiva. Nella ripresa, Bitonto in gran spolvero, pericolosissimo in almeno cinque occasioni, con Antonino protagonista assoluto, bravo a chiudere a due mandate la porta, ma al 37°, il Bitonto passava con Patierno che riusciva a deviare in rete la palla che dimezzava lo svantaggio. Quindi nulla da segnalare se non l'occasionissima di D'Agostino, nel recupero, che si faceva ipnotizzare dal portiere ospite, bravo a deviare la botta del trequartista genovese, quindi il triplice fischio finale dell'arbitro Costanza, non al meglio nella conduzione del match odierno, decretava il superamento del turno. Finiva così la semifinale che premiava il Taranto, apparso più cinico, solido e concentrato, nei suoi uomini cardine, soprattutto con Antonino, baluardo decisivo a difendere il risultato e Di Senso, in una delle sue migliori performance stagionali.

Negli spogliatoi, soddisfazione per il primo step raggiunto, ma con l'attenzione rivolta alla finale di domenica prossima, al Monterisi di Cerignola, per l'ultimo atto della stagione 2018 - 2019. Ritornava a parlare il Presidente che, tra l'altro, alla specifica domanda del giornalista che faceva rilevare come il Cerignola avesse usufruito dell'ennesimo rigore a favore, del mancato probabile rigore a favore degli oplontini di Campilongo e di un dubbio fuorigioco da cui sarebbe nato il goal del raddoppio, Giove senza peli sulla lingua ha risposto affermando che gli episodi favorevoli agli ofantini non rappresentano una novità, ironizzando con il designatore, ha specificato che il Taranto è stato molto penalizzato, al contrario di determinati arbitri che, nonostante abbiano commessi errori, evidenziati anche dalle immagini di un network nazionale, non hanno subito appiedamenti dal settore designazioni e, infine, sulla gara di domenica ha rimarcato l'appunto di sperare in una designazione che faccia giocare al calcio senza interferenze ambientali e per questo ha annunciato che avrebbe chiesto una maggiore attenzione in tal senso. 

In effetti, il Presidente si riferiva alle tantissime congiunture astrali, manifestatesi in errori arbitrali (che pure ci stanno), ovviamente dal punto di vista rossoblu penalizzanti per il club ionico, ma dei tanti episodi ricordava sicuramente il rigore assegnato agli ofantini, nel match interno contro il Bitonto con la caduta plateale dell'attaccante gialloblu che permise ai padroni di casa di superare gli ostici avversari. Domenica scorsa proprio nella semifinale del Monterisi, ancora una volta alcune decisioni dello sfortunato arbitro di turno, dopo il vantaggio del Savoia, nel secondo tempo, hanno dato una svolta considerevole al risultato, penalizzando gli ospiti, non beneficiari di un rigore, apparso dalle immagini abbastanza evidente, ovvero un nettissimo fallo di mano (braccio largo) non visto dal posizionatissimo arbitro Madonia, non impallato, non coperto e a pochi metri dall'episodio, accaduto nel cuore dell'area cerignolese.

Sono stati sfortunati i ragazzi di Campilongo che nei primi minuti sono stati oggetto di ben cinque cartellini gialli per falli, alcuni di quali in cui è stata evidente la severità del fischietto di turno, ma poi il rigore concesso su Lattanzio, stramazzato al suolo, con l'arbitro impallato e con un dubbio intervento dell'attaccante ofantino proprio sul difensore ospite, è stato eccessivamente punitivo. Quindi un altro intervento su Del Sorbo in area di rigore e spalle alla porta, apparso netto, ma nessun provvedimento adottato, dal direttore di gara, anche in questa situazione, posizionato in maniera eccellente e a pochi metri. Pertanto, la sfortuna del Savoia per aver incrociato un arbitro non in giornata, come dichiarato da Giove, deve fare alzare l'asticella sull'attenzione per la designazione di domenica, in cui sarà sicuramente impegnata una terna in odore di promozione alla Can Pro, ma rimarcare l'importanza del match tra le due squadre più forti in assoluto del girone H (probabilmente anche più tecniche rispetto al Picerno), con una cornice di pubblico che possa permettere ai tifosi ionici di seguire i propri beniamini, necessita di un'attenzione particolare, al fine di ridurre al massimo gli errori, in maniera tale che il risultato scaturisca dal campo ed in particolare dalle gesta dei due schieramenti, in modo tale che nessuno, nel post partita, possa avere motivo di rimpianti e recriminazioni, in quei momenti di sgradevole contrasto con il puro evento sportivo. 

Attendiamo fiduciosi l'intervento societario che non sarà di tutela, ma finalizzato alla garanzia del risultato sportivo che nella serata di domenica stabilirà la vincitrice della finale play off. Forza ragazzi, Taranto è con voi e , mai come in questa occasione, lo spirito dell'indimenticato Erasmo trascini i nostri ragazzi, novelli spartani , all'assalto della concretizzazione del sogno di sbarcare nel purgatorio calcistico di terza serie. 

Fabrizio Di Leo