Giacomarro, "Picerno realtà dove si lavora con serenità. Le favorite restano Taranto e Cerignola"

Dopo 3 giornate il suo Picerno è in testa alla classifica a punteggio pieno, confermandosi una delle pretendenti alla vittoria finale. Abbiamo ascoltato il tecnico Domenico Giacomarro al quale abbiamo chiesto i segreti di questi successi.

Cosa si prova a stare in testa alla classifica e vedere tutti dall'alto?

Noi siamo una comunità molto piccola, abbiamo sicuramente una buona squadra ma ci ritroviamo in testa in queste tre partite. Domenica abbiamo fatto meno bene perché abbiamo preso 5 gol in casa, però stiamo cercando di fare il nostro campionato serenamente con grande tranquillità, cercando di mettere in pratica tutto quello che facciamo durante la settimana.

Probabilmente la tranquillità del vostro ambiente vi fa lavorare serenamente.

Sicuramente rispetto a Cerignola, Taranto, Bitonto e qualche altra piazza è normale che avendo pochi tifosi in una piccola comunità si lavora con serenità e tranquillità ma questo non basta perché bisogna avere giocatori esperti e navigati che hanno vinto questo campionato per cercare di puntare ad obiettivi importanti.

La sua è una squadra offensiva che segna molto, però contro il Fasano avete anche concesso molto. Questo dipende dal fatto che lei predilige la fase offensiva?

Non avevamo mai rischiato così tanto come abbiamo rischiato domenica di perdere la partita ma nelle altre partite gli avversari non ci hanno quasi mai impensierito. Purtroppo ogni partita ha una storia a se. Domenica a prescindere dai 5 gol che abbiamo subito abbiamo rischiato parecchio di soccombere. La partita si poteva incanalare in maniera diversa, poi ci siamo ritrovati sotto senza sapere come e lì è subentrata la paura e la tensione.

Insieme al Taranto e al Cerignola a questo punto ci dobbiamo mettere anche Picerno e Altamura. Domenica c'è Cerignola-Taranto; può essere un banco di prova per entrambe?

Vengono chiamati incontri decisivi perché le tifoserie e le società che hanno speso molto ci tengono tanto però ancora siamo alla quarta giornata siamo all'inizio e non c'è niente di decisivo. Ancora le squadre non sono rodate al massimo. Penso che Cerignola e Taranto rimangono quelle più attrezzate per vincere il campionato.

Secondo lei sarà un campionato equilibrato o ci sarà una compagine che riuscirà a staccare le altre come fece il Potenza lo scorso anno?

Bisogna avere testa e gambe per vincere le partite, non ci sarà la squadra che prenderà il largo, è un campionato equilibrato con 5-6 squadre che possono dire la loro.

Le piacerebbe un domani allenare il Taranto? È mai stato contatto per sedere sulla panchina rossoblù?

Fui contattato quando c'era Danilo Pagni come Direttore Sportivo e poi un paio di anni fa ci fu un contatto con qualche dirigente. Si tratta di una piazza ambita per cui è normale che mi farebbe piacere.

Un suo parere sulla situazione del calcio italiano dopo i Mondiali a cui l'Italia non ha preso parte cosa ci vorrebbe per risanarlo?

A mio avviso noi siamo scarsi a tutti i livelli non solo per quanto riguarda le serie inferiori ma anche a livelli alti. Si parla solo di solo di soldi e non si guarda al settore giovanile dove ad allenare i ragazzi non ci sono allenatori preparati. Poi ci sono alcune regole come quella degli under e delle 5 sostituzioni che snaturano quello che era il calcio. Soprattutto nel nostro campionato chi non ha una rosa adeguata alla lunga soccombe. Non abbiamo le strutture che hanno ad esempio in Inghilterra. In più non si gioca più in mezzo alla strada ma solo nei campi con strutture e tecnici non all'altezza.

Andrea Loiacono